CONCERTI 2026 | SINFONICA
COSTANTIN TRINKS
MOZART Die Zauberflöte: Ouverture
MOZART Concerto per due pianoforti e orchestra in mi bemolle maggiore K. 365
ŠOSTAKOVIČ Sinfonia n. 15 in la maggiore op. 141
Programma
Wolfgang Amadeus Mozart
Die Zauberflöte: Ouverture
L’ouverture del Flauto magico è tra le più simboliche di Mozart. In pochi minuti racchiude l’essenza dell’opera: il mistero, la ricerca della verità, la luce della conoscenza che vince sulle tenebre. L’inizio, con gli accordi maestosi in Mi bemolle maggiore, evoca subito l’universo rituale e iniziatico, chiaramente ispirato all’esperienza massonica del compositore, cominciata nel 1784 nella loggia “Zur Wohltätigkeit”. Il successivo Allegro, contrappuntistico e luminoso, riflette invece lo spirito razionale e idealista dell’Illuminismo, mentre le ombre armoniche che vi si insinuano preannunciano i conflitti e le prove cui andranno incontro i protagonisti del Singspiel, andato in scena appena 66 giorni prima della morte del suo geniale creatore.
Concerto per due pianoforti e orchestra in mi bemolle maggiore K. 365
Per farci un’idea di come suonasse Maria Anna Mozart, detta “Nannerl”, occorre ascoltare il Concerto K. 365 del fratello Wolfgang, la più affettuosa e sfidante prova musicale nata in seno a due musicisti con gli stessi geni. Molti indizi ci dicono che questo piccolo capolavoro per due pianoforti e orchestra fosse destinato ad avere come solisti i due fratelli, entrambi eccezionali pianisti. Il dialogo fra i due pianoforti, vivacissimo e ricco di fantasia, ci autorizza a immaginarli insieme alla tastiera, prima che il destino decidesse di separarli. Nannerl, più vecchia di cinque anni, ne sopravvisse altri 38 a Wolfgang, continuando a insegnare fino a tarda età. Morì nel 1829, quando la storia della musica aveva congedato anche Beethoven e Schubert.
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič
Sinfonia n. 15 in la maggiore op. 141
Composta nel 1971, quattro anni prima della sua morte, la Sinfonia n. 15 è l’ultima tappa del lungo e tormentato percorso sinfonico di Dmitrij Šostakovič. Ma più che una conclusione, sembra un enigma. Nel primo movimento risuona una galoppante citazione del Guillaume Tell rossiniano, ma ben presto i toni si incupiscono, le citazioni diventano fantasmi (come quella della Marcia funebre di Sigfrido dal Crepuscolo degli dei di Wagner) e la musica sembra interrogarsi sul senso stesso del ricordo, del tempo, della fine. C’è ironia, ma amara. Il lirismo sembra attraversato da un presagio. In quest’opera estrema, Šostakovič non chiude un cerchio: lo lascia aperto e ci invita – come il titolo del romanzo a lui dedicato da Julian Barnes – ad ascoltare il “rumore del tempo”.
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
45 min. prima dell’inizio del concerto, il pubblico è invitato a un approfondimento sul programma a cura di Luca Baccolini, che si terrà al piano inferiore del Teatro.
Luca Baccolini
giornalista, divulgatore musicale e scrittore, collabora con la redazione bolognese di Repubblica ed è nella redazione del mensile Classic Voice. Per Newton Compton ha pubblicato dieci libri sulla storia di Bologna. È autore di soggetti teatrali e collabora in veste di saggista e divulgatore con le più importanti istituzioni lirico sinfoniche italiane.
SETTORE 1
Intero: 45€
Over65: 35€
Ridotto30-35: 30€
U30: 25€
SETTORE 2
Intero: 40€
Over65: 30€
Ridotto30-35: 25€
U30: 20€
SETTORE 3
Intero: 35€
Over65: 25€
Ridotto30-35: 20€
U30: 15€
SETTORE 4
Intero: 15€
Biglietti a 10€ per tutti gli studenti iscritti all’Università di Bologna, all’Accademia di Belle Arti di Bologna e al Conservatorio di Musica G.B. Martini per i concerti della Stagione Sinfonica 2026.
In vendita solo negli orari di prevendita della Biglietteria (dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15), da una settimana prima del concerto, presentando badge universitario e autocertificazione di iscrizione all’anno in corso.
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