Presentazione libro di  Alberto Mattioli - MENO GRIGI PIU' VERDI

ALBERTO MATTIOLI (Modena 1969) è giornalista del quotidiano «La Stampa». Esperto d’opera, tiene una rubrica su «Classic Voice» e ha collaborato con molti teatri e riviste italiani e internazionali. Ha scritto due libri, Big Luciano. Pavarotti, la vera storia e Anche stasera. Come l’opera ti cambia la vita, e due libretti d’opera, La paura e La rivale.

È intitolato “Meno grigi più Verdi – Come un genio ha spiegato l’Italia agli Italiani” il libro che Alberto Mattioli, giornalista de «La Stampa», presenta mercoledì 21 marzo alle 18.00 nel Foyer Respighi del Teatro Comunale di Bologna. Il volume, edito da Garzanti, parla di Giuseppe Verdi e della sua musica da una prospettiva inedita, volendo dimostrare come il compositore abbia “fatto gli italiani”, senza dimenticare che, in fondo, anche gli italiani “hanno fatto Verdi”.

Intervengono il sovrintendente del Teatro Comunale Fulvio Macciardi, il direttore del QN Quotidiano Nazionale e il Resto del Carlino Paolo Giacomin e il giornalista di Repubblica Bologna Luca Baccolini. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Giuseppe Verdi è il più celebre e popolare tra gli operisti: i suoi melodrammi continuano a essere rappresentati nei teatri di tutto il mondo. Ma Verdi è stato anche qualcosa di più: insieme a pochi altri grandi compatrioti (Machiavelli, Leopardi, Fellini) ha saputo descrivere gli italiani non per come credono di essere, ma per come sono veramente. Le opere del genio di Busseto sono i modelli dei nostri (tanti) vizi e delle nostre (poche) virtù: la prima scena del Rigoletto sembra svolgersi durante una delle cene eleganti di Arcore; il protagonista di Un ballo in maschera è l’archetipo del bamboccione di provincia, già pronto per comparire nei Vitelloni; Radamès è il ragazzo di buona famiglia che si innamora della colf immigrata Aida invece che di un mezzosoprano socialmente compatibile. E nei suoi capolavori tutti, fra una cavatina e un duetto, ritroviamo atmosfere, situazioni e istituzioni che sono, nel bene e nel male, tipicamente italiane: la famiglia, il rapporto con le donne e con la Chiesa, la noia della provincia, il ruolo degli intellettuali, il peso del denaro.
 

21 Marzo / 2018Foyer Respighi - h 18:00