LE ARMONIE DELL'ARTE

Il Barocco

Il termine “barocco” è per noi sinonimo di artificioso, esagerato, bizzarro e di cattivo gusto. Cronologicamente ci troviamo tra la fine del ‘500 e la metà del ‘700. Sull’etimologia della parola esistono molte interpretazioni (“barocche” e “barocchi” erano definite sia le perle di forme bizzarre sia i sillogismi più tortuosi e astrusi), ma a noi interessa evidenziare le caratteristiche essenziali di questa sorprendente età. 

La temperie barocca è intrisa di inquietudine. Guerre e divisioni religiose segnano tutta l’epoca, mentre Galileo Galilei ha demolito la scienza tradizionale gettando le basi di un modo rivoluzionario di vedere e pensare il mondo (in cui ora vivono e operano Cartesio, Newton e Bacone). 

La nozione di “barocco” applicata alle arti figurative parte dalle opere architettoniche, scultoree e pittoriche realizzate nella Roma dei primi del Seicento e si diffonde in tutta Europa, in Asia e nelle Americhe. Fra i precursori della sensibilità barocca ci sono figure come Caravaggio, ma sono le opere di Bernini e di Rubens, di Juvarra e di Pietro da Cortona (solo per fare esempi eclatanti) a recare impresso l’inconfondibile sigillo barocco. Nucleo distintivo dell’arte barocca sono infatti la tensione dinamica, l’andamento curvilineo delle architetture, la proliferazione dell’ornamento e la dilatazione pittorica delle superfici. Un acuto senso della teatralità spinge gli artisti a concepire le proprie opere (chiese, regge, palazzi e interi complessi urbanistici) come autentiche scenografie, ricorrendo a tutti gli espedienti necessari per suscitare la “maraviglia”. 

Medesimo scopo si prefigge la letteratura dell’epoca («È del poeta il fin la meraviglia…» enuncia una celeberrima terzina di Giovan Battista Marino), mentre la musica si articola in un’enorme varietà di generi, scuole e correnti, su cui domina incontrastata la figura di Johann Sebastian Bach.

4 novembre | H 20.30

Auditorium Manzoni

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PARTNER

PROTAGONISTI SUL PALCO

Cristina Acidini Luchinat

Storica dell’arte fiorentina, Cristina Acidini è stata soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure e del Polo Museale a Firenze, dirigendo restauri, innovazioni museali, mostre in Italia e all’estero. Autrice di saggi sull’arte del Rinascimento, oggi presiede istituti culturali.

Marco Carminati

MARCO CARMINATI (1961) si è laureato in storia dell’arte medievale e moderna all’Università Cattolica di Milano. Ha approfondito la storia della pittura e del collezionismo e ha al suo attivo alcune pubblicazioni in materia. Giornalista professionista, dal 1990 al 2023 ha lavorato all’Inserto “Domenica” del Sole 24 0re di cui è stato – dal 2 gennaio 2020 al 1° aprile 2023 – caporedattore responsabile.  Nel 2018 è stato nominato Accademico d’onore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia e dal 2023 è vicepresidente degli Amici di Brera.

PROGRAMMA

Jean-Baptiste Lully
Marche pour la cérémonie des Turcs
Antonio Vivaldi
Concerto per archi in do maggiore, RV 114
Johann Sebastian Bach
Concerto Brandeburghese n. 3
Antonio Vivaldi
Concerto in sol minore per violino, archi e continuo RV 315, “L’estate”
Francesco Geminiani
La Follia

Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna

Nata nel 2008 per volontà dei professori dell’Orchestra del Teatro bolognese, la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna propone, fin dalla sua nascita, cicli concertistici presso il Teatro Auditorium Manzoni di Bologna, in collaborazione con i migliori artisti e interpreti internazionali, ponendola da subito come una delle più importanti realtà italiane e registrando sempre il tutto esaurito. Dal 2020, grazie alla convenzione con la Fondazione TCBO i nostri concerti sono inseriti nella Stagione Sinfonica del Teatro Comunale, sempre presso il Teatro Auditorium Manzoni.

Negli anni, la Filarmonica ha collaborato con solisti come I. Pogorelich, P. Entremont, A. Lonquich, L. Lortie, D. Trifonov, A. Romanovsky, A. Malofeev, M. Maisky, K. Soltani, G. Kremer, S. Chang, J. Rachlin, S. Krylov, B. Skride, sotto la direzione di Sir N. Marriner, G. Albrecht, M. Pletnev, A. Vedernikov, G. Takács-Nagy, R. Abbado, M. Mariotti.

Sempre attenta ai giovani talenti, è stata artefice dell’affermazione del giovane direttore Aziz Shokhakimov.

Attiva in campo discografico, vanta una preziosa collaborazione con la casa discografica Deutsche Grammophon. Ricordiamo i due cd, vincitori del premio ECHO KLASSIK 2009 e 2013, incisi con la prestigiosa etichetta tedesca, protagonista il mezzosoprano Elīna Garanča: Bel Canto, direttore Roberto Abbado e Romantique, direttore Yves Abel. 

Dal 2014 al 2018 la Filarmonica è stata invitata ogni anno in Giappone, esibendosi a Kyoto, Nagoya, Yokohama, Nara, Himeji, Shizuoka, Kumamoto, ospiti più volte a Tokyo delle prestigiosissime sale da concerto Suntory Hall e Orchard Hall.

Per il triennio 2022/2024 il Direttore Principale è Roberto Abbado.

TEAM CREATIVO

direzione artistica

Valentino Corvino

curatela

Barbara Abbondanza

supervisione scenica

Giovanni Carlo Federico Villa