CONCERTI 2026 | GIOIA – Domenica con Beethoven
ARAM KHACHEH / ENRICO CELESTINO
BRAHMS Concerto per viola in fa minore op. 120 n. 1 (arr. Luciano Berio)
BEETHOVEN Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Direttore
Aram Khacheh
Viola
Enrico Celestino
Programma
Johannes Brahms
Concerto per viola in fa minore op. 120 n. 1 (arr. Luciano Berio)
Nel 1986 Luciano Berio tornò su un vecchio amore di gioventù – la Sonata per viola (o clarinetto) e pianoforte di Brahms – trasformandola in una veste concertante. Nacque così il Concerto per viola, eseguito per la prima volta a Los Angeles. Berio cercò di dare l’impressione che il lavoro fosse stato scritto espressamente per orchestra, compito arduo, perché si trattava di far dimenticare l’origine pianistica della Sonata. «Quello che si chiede alla trascrizione – spiegò l’autore – è di inserirsi nel tessuto più concreto, più quotidiano, addirittura privato dell’esperienza musicale». Un vero dialogo a tre, con Brahms e con sé stesso.
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
«Siamo stati a sedere dalle sei e mezza fino alle dieci e mezza in un freddo polare, e abbiamo imparato che ci si può stufare anche delle cose belle», disse il compositore Johann Friedrich Reichardt dopo aver assistito a un concerto in cui, nella stessa serata, figuravano le prime assolute di Quinta e Sesta Sinfonia, del Quarto Concerto per pianoforte, di alcune pagine sacre e della Fantasia Corale di Beethoven. Un concerto ciclopico, quello del 1808, tipico delle fluviali accademie dell’epoca. Il giudizio non è poi così negativo, perché fin dalla sua prima apparizione la Quinta Sinfonia ebbe modo di far intravedere qualcosa di inedito nella musica europea, guadagnandosi poi un posto stabile tra i pezzi più universalmente conosciuti e amati della civiltà occidentale. Se le quattro note dell’incipit – il celebre “Sol-Sol-Sol Mi” – sono davvero “il destino che bussa alla porta”, si può stare certi che Beethoven abbia aperto al suo ospite, rendendoci partecipi di uno dei più grandi capolavori della storia della musica.
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
Prima di ogni concerto, chiavi d’ascolto a cura di
Martino Ruggero Dondi
Musicista e filosofo milanese, diplomato in pianoforte e laureato in filosofia con lode, svolge attività di maestro collaboratore, direttore di coro e d’orchestra presso importanti realtà operistiche. Parallelamente, si dedica alla divulgazione musicale e culturale, collaborando con teatri e festival italiani e internazionali.
Intero: 10€
Abbonati Sinfonica: 8€
U30 5€
U18: 1€
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