CONCERTI 2026 | SINFONICA
ANDRIS POGA
RACHMANINOV Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore op. 18
ŠOSTAKOVIČ Sinfonia n. 4 in do minore op. 43
Programma
Sergej Vasil’evič Rachmaninov
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore op. 18
Per Sergej Rachmaninov il Secondo concerto per pianoforte fu l’inizio di una nuova vita dopo una profonda crisi creativa. Alla fine dell’Ottocento, il compositore aveva vissuto il tracollo della sua Prima Sinfonia a San Pietroburgo. Poco dopo, anche il Primo concerto per pianoforte presentato a Londra si rivelò un insuccesso. Deluso e convinto di non poter più comporre, Rachmaninov cadde in una depressione acuta che lo spinse verso le cure del dottor Nicolaj Dahl, esperto di tecniche ipnotiche. Da quel trattamento nacque una rinascita artistica, tradotta nel Secondo concerto, non a caso dedicato con gratitudine al medico. Eseguito per la prima volta a Mosca nel 1901, questo capolavoro è diventato il simbolo stesso della letteratura concertante per pianoforte, raro caso in cui il virtuosismo estremo richiesto al solista coincide con un’espressività lirica e drammatica di assoluta e moderna eloquenza, come hanno dimostrato anche celebri brani pop debitori dei temi che Rachmaninov ha generosamente disseminato nella partitura.
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič
Sinfonia n. 4 in do minore op. 43
Il Sonetto 66 di Shakespeare sembra anticipare il destino di Šostakovič, “il genio imbavagliato dall’autorità”. Un artista raffinato, spinto dal desiderio di indipendenza e originalità, si ritrovò a fronteggiare il potere brutale di Stalin e la sua dittatura paranoica e divoratrice, che disprezzava le opere d’arte non accessibili al grande pubblico, preferendo trasformare gli artisti in strumenti di propaganda, pubblicitari della sua immagine e curatori del culto della sua persona. La Quarta Sinfonia corre su questo cataclisma: Šostakovič la scrisse nei due anni che gli cambiarono la vita, dal 1934 al 1936, nell’arco di tempo che lo portò dal successo clamoroso di Una Lady Macbeth del distretto Mcensk alla sua censura, sancita sulle pagine della “Pravda”. Per questo motivo scelse di tenere nel cassetto questo capolavoro sinfonico, apparso solo nel 1961, otto anni dopo la morte di Stalin.
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
45 min. prima dell’inizio del concerto, il pubblico è invitato a un approfondimento sul programma a cura di Luca Baccolini, che si terrà al piano inferiore del Teatro.
Luca Baccolini
giornalista, divulgatore musicale e scrittore, collabora con la redazione bolognese di Repubblica ed è nella redazione del mensile Classic Voice. Per Newton Compton ha pubblicato dieci libri sulla storia di Bologna. È autore di soggetti teatrali e collabora in veste di saggista e divulgatore con le più importanti istituzioni lirico sinfoniche italiane.
SETTORE 1
Intero: 45€
Over65: 35€
Ridotto30-35: 30€
U30: 25€
SETTORE 2
Intero: 40€
Over65: 30€
Ridotto30-35: 25€
U30: 20€
SETTORE 3
Intero: 35€
Over65: 25€
Ridotto30-35: 20€
U30: 15€
SETTORE 4
Intero: 15€
Biglietti a 10€ per tutti gli studenti iscritti all’Università di Bologna, all’Accademia di Belle Arti di Bologna e al Conservatorio di Musica G.B. Martini per i concerti della Stagione Sinfonica 2026.
In vendita solo negli orari di prevendita della Biglietteria (dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15), da una settimana prima del concerto, presentando badge universitario e autocertificazione di iscrizione all’anno in corso.
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