CONCERTI 2026 | SINFONICA
SEBASTIAN WEIGLE
RACHMANINOV Rapsodia su un tema di Paganini in la minore op. 43
ROTT Sinfonia n. 1 in mi maggiore
Programma
Sergej Vasil’evič Rachmaninov
Rapsodia su un tema di Paganini in la minore op. 43
Lasciata dolorosamente la Russia pochi mesi dopo lo scoppio della Rivoluzione del 1917, Sergej Rachmaninov ricostruì la sua vita negli Stati Uniti, dove già si era fatto conoscere in tournée nel 1910. Nei successivi 25 anni patì sempre un’acuta sofferenza per l’allontanamento dalla sua patria, e questo peso influenzò la sua determinazione a proseguire nella composizione. Solo sette delle 45 opere del suo catalogo ufficiale videro la luce nel periodo americano. Tra queste brilla di una luce speciale la Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra (1934) un raro esempio in cui il virtuosismo estremo convive col rigore formale e il gusto del pubblico con quello della critica. Ma più che un omaggio a Paganini, la Rapsodia si presenta come un grande monumento in onore di Liszt, che un secolo prima aveva lavorato proprio sullo stesso Capriccio paganiniano nei suoi Études d’éxécution trascendante d’après Paganini.
Hans Rott
Sinfonia n 1. in mi maggiore
“È impossibile stimare cosa abbia perso la musica con lui. La sua Prima Sinfonia raggiunge altezze di genialità tali da farne – senza esagerazione – il fondatore della Nuova Sinfonia”. Così parlò Gustav Mahler a proposito di Hans Rott, genio incompreso, morto ad appena 26 anni nel 1884. Con questo capolavoro, pietra solitaria e monumentale che fa incontrare il mondo di Wagner con quello di Brahms, Rott sperava di essere accettato nel milieu culturale viennese. Ma fu proprio il giudizio negativo di Brahms, a capo della commissione di un’importante borsa di studio governativa, ad annichilire le speranze del giovane compositore, che finì la sua vita in una clinica psichiatrica. La Sinfonia attese più di un secolo per vedere la luce: ma la prima esecuzione, nel 1989, rivelò subito l’insospettabile esistenza di un altro gigante nella storia della musica.
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
45 min. prima dell’inizio del concerto, il pubblico è invitato a un approfondimento sul programma a cura di Luca Baccolini, che si terrà al piano inferiore del Teatro.
Luca Baccolini
giornalista, divulgatore musicale e scrittore, collabora con la redazione bolognese di Repubblica ed è nella redazione del mensile Classic Voice. Per Newton Compton ha pubblicato dieci libri sulla storia di Bologna. È autore di soggetti teatrali e collabora in veste di saggista e divulgatore con le più importanti istituzioni lirico sinfoniche italiane.
SETTORE 1
Intero: 45€
Over65: 35€
Ridotto30-35: 30€
U30: 25€
SETTORE 2
Intero: 40€
Over65: 30€
Ridotto30-35: 25€
U30: 20€
SETTORE 3
Intero: 35€
Over65: 25€
Ridotto30-35: 20€
U30: 15€
SETTORE 4
Intero: 15€
Biglietti a 10€ per tutti gli studenti iscritti all’Università di Bologna, all’Accademia di Belle Arti di Bologna e al Conservatorio di Musica G.B. Martini per i concerti della Stagione Sinfonica 2026.
In vendita solo negli orari di prevendita della Biglietteria (dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15), da una settimana prima del concerto, presentando badge universitario e autocertificazione di iscrizione all’anno in corso.
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