Concerto dei giovani interpreti della Scuola dell'Opera del Teatro Comunale di Bologna
Melissa D’Ottavi soprano
Olesia Mamonenko soprano
Rossella Vingiani soprano
Elena Caccamo mezzosoprano
Eleonora Filipponi mezzosoprano
Andrea Tabili basso
al pianoforte Amedeo Salvato
Sabato 1 Agosto | H 21.00
Teatro Comunale
Nell’ottica della massima tutela del proprio pubblico ed in ottemperanza alle indicazioni circa il distanziamento di sicurezza contenute nel DCPM del 11 giugno 2020 (art.1 lett. M) Il Teatro mette a disposizione degli spettatori le seguenti opzioni di acquisto:
Palco intero 3 posti* | Palco intero 2 posti* | Palco singolo 1 posto | Poltronissima (palcoscenico).
Si precisa inoltre che il posizionamento dell’orchestra sarà in platea spalle al palcoscenico; pertanto non sono messi in vendita posti di platea.
I Palchi sono messi in vendita solo interi e non è possibile spezzarne l’acquisto. Tra le Poltronissime, disposte sul palcoscenico, è prevista la distanza di almeno 1 metro.
*L’acquisto dell’intero palco è possibile solo se gli spettatori occupanti non sono soggetti agli obblighi del distanziamento interpersonale.
Programma
GIUSEPPE VERDI
In solitaria stanza
Non t’accostar all’urna
(Rossella Vingiani)
FRANCESCO PAOLO TOSTI
da Quattro canzoni d’amaranta
1. Lasciami! Lascia ch’io respiri
2. L’alba separa dalla luce l’ombra
3. In van preghi
4. Che dici, o parola del Saggio?
(Mellissa D’Ottavi)
JACQUES IBERT
da Chansons de Don Quichotte
1. Chanson du départ
2. Chanson à Dulcinée
3. Chanson de duc
4. Chanson de la mort de Don Quichotte
(Andrea Tabili)
GUSTAV MAHLER
Rückertlieder IV Ich bin der Welt abhanden gekommen
Des knaben Wunderhorn I Das Irdische Leben
X Lob des hohen Verstandes
(Eleonora Filipponi)
MAURICE RAVEL
Deux melodies hébraiques
Cinq melodies populaires grecques
(Elena Caccamo)
SERGEI RACHMANINOV
Ne poj krasavitsa pri mne op.4 n.4
Vesennie vody op.14 n.11
(Olesia Mamonenko)
CompositorI
Giuseppe Verdi (1813-1901) è il compositore d’opera al quale più è legata l’identità italiana, perché durante la sua lunga carriera ha intonato i valori e i sentimenti più intimi di un paese frammentario che con la sua musica e i suoi testi ha imparato a parlare l’italiano.
Fra i temi prediletti dal maestro di Busseto anche le varie contraddizioni insite nel rapporto genitori-figli, interpretato da capolavori come Rigoletto, Il trovatore, La traviata, Simon Boccanegra, Luisa Miller.
Il compositore e cantante Francesco Paolo Tosti (1864-1916) è stato autore di celebri romanze da salotto o da camera, per le quali ha spesso scelto le composizioni in versi dell’amico Gabriele D’Annunzio, di Giosuè Carducci e all’estero di Victor Hugo e Paul Verlaine. Le sue romanze si distinguono per lo stile raffinato, spensierato e malinconico al tempo stesso.
Jacques Ibert (1890-1962) è stato un compositore francese, considerato tradizionalista per il suo forte attaccamento alla chiarezza e all’eleganza dello stile. Autore attivo in diversi campi, ha scritto opere, operette, balletti, musica da camera e colonne sonore (da ricordare quella per il Macbeth di Orson Welles).
Il compositore e direttore d’orchestra austriaco Gustav Mahler (1860-1911) ha portato il linguaggio romantico ad uno sviluppo estremo, aprendo la strada della musica del Novecento. Se come direttore d’orchestra raggiunse in vita una grande fama, la carica innovatrice della sua attività di compositore venne a lungo sottovalutata e riconosciuta solo tempo dopo la sua morte.
Maurice Ravel (1875-1937) è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra francese, che insieme a Claude Debussy ha guidato l’innovazione musicale nei primi trent’anni del Novecento. La produzione di Ravel è caratterizzata da una sofisticata ricerca stilistica e comprende brani per pianoforte, musica da camera, due concerti per pianoforte, musica per balletto e opere liriche.
Sergej Vasil’evic Rachmaninov (1873-1943) è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra russo (naturalizzato statunitense) di fama mondiale, considerato uno dei più grandi compositori e pianisti russi di sempre. Emblema del suo virtuosismo tecnico è il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in re minore opera 30, una delle pagine più conosciute del repertorio per pianoforte e orchestra, ritenuta una delle opere più impegnative per un pianista.