GIANNI SCHICCHI – IL FILM
Una serata speciale dedicata al proprio pubblico e alla città per presentare il giorno dopo la prima proiezione assoluta al 39° Torino Film Festival il film “Gianni Schicchi”, con la regia di Damiano Michieletto, in cui è protagonista l’Orchestra del TCBO diretta dal M° Stefano Montanari.
Il film è tratto dall’omonima opera di Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano. Tra i protagonisti del film l’attore Giancarlo Giannini nella parte di Buoso Donati e il baritono Roberto Frontali nel ruolo di Gianni Schicchi.
Precederà la proiezione del film un incontro con il regista Damiano Michieletto, il Direttore Musicale Stefano Montanari e parte del cast.
Il ricco mercante e collezionista toscano Buoso donati, muore improvvisamente a casa sua. Tutti i parenti accorrono per piangere la scomparsa, ma la loro reale intenzione è capire dove andranno a finire i suoi soldi, dunque iniziano a mettere a soqquadro la villa alla ricerca del testamento. Una volta trovato, scoprono la tremenda verità: Donati ha lasciato tutti i suoi beni al vicino convento di frati, senza intestare nulla agli avidi parenti. Indecisa su cosa fare, la famiglia decide di affidarsi a Gianni Schicchi, un furbo faccendiere famoso per essere in grado di muoversi con disinvoltura tra i cavilli della legge. Inizialmente Schicchi rifiuta di aiutarli a causa dell’atteggiamento sprezzante che la famiglia Donati, dell’aristocrazia fiorentina, mostra verso di lui. Ma le preghiere della figlia Lauretta, innamorata di Rinuccio, il giovane nipote di Donati, lo spingono a tornare sui suoi passi, soprattutto quando scopre che i due aspettano un figlio. Schicchi decide di escogitare un piano: dal momento che nessuno è ancora a conoscenza della morte del vecchio Buoso Donati, ordina che il cadavere venga nascosto per poterne prendere lui stesso il posto e dettare al notaio un nuovo testamento.
I parenti accettano il piano, il cadavere viene nascosto in un frigorifero e ognuno segretamente inizia a corrompere Schicchi per assicurarsi la parte più cospicua di eredità. Fingendosi Buoso Donati, Schicchi declina dinanzi al notaio le ultime volontà e, quando dichiara di lasciare i beni più preziosi al suo <<caro, devoto, affezionato amico Gianni Schicchi>>, i parenti comprendono la terribile beffa ed esplodono in urla furibonde. Il finto Buoso li caccia quindi dalla casa, divenuta ora di sua esclusiva proprietà, insieme alla figlia Lauretta e Rinuccio.
La serata è organizzata in collaborazione con
Genoma Films
Albedo Production
Do Consulting & Production
Illumia
Emil Banca Credito Cooperativo
Domenica 28 novembre | H 18.00
Teatro Comunale
Regia di DAMIANO MICHIELETTO
Musica
GIACOMO PUCCINI
Direzione musicale
STEFANO MONTANARI
Libretto
GIOVACCHINO FORZANO
edizioni Casa Ricordi Milano
Assistente alla direzione musicale
JONATHAN SANTAGADA
Musiche eseguite da
ORCHESTRA TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Adattamento cinematografico
DAMIANO MICHIELETTO
Scenografia
PAOLO FANTIN
Costumi
NICOLETTA ERCOLI E ALESSANDRA CARTA
Suono in presa diretta
GIANDOMENICO MARIA PETILLO
Montaggio
FABRIZIO FRANZINI
Cinematografia
ALESSANDRO CHIODO
GUARDA IL TRAILER DEL FILM
Una produzione
ALBEDO PRODUCTION
GENOMA FILMS
DO CONSULTING&PRODUCTION
In collaborazione con
RAI CINEMA
In partecipazione con
ILLUMIA
BRAVO PRODUZIONI
MUSA PRODUZIONI
In collaborazione con
FONDAZIONE TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Produzione creativa
ELISABETTA BRUSCOLINI
Produzione esecutiva
GENOMA FILMS
Produzione artistica
ALBEDO PRODUCTION
REGIA
NOTE DI REGIA
Fin dal primo momento ho detto: faccio questo film solo se possiamo girarlo tutti in presa diretta. E così è stato! Solo in questo modo gli interpreti hanno avuto la possibilità di potersi esprimere davanti alla macchina da presa nel modo più coinvolgente, umano e diretto possibile. Questo era quello che cercavo: portare un’opera lirica a diventare cinema. Ho scelto Puccini perché il suo modo di comporre è già di per sé cinematografico e la storia inventata da Forzano è un perfetto plot narrativo, degno di una commedia all’italiana di Monicelli. Seguendo questa ispirazione e facendomi guidare dall’intuito ho creato questo mio primo film musicale che vive grazie alle competenze di una troupe fantastica che ha spostato il progetto e l’ha sostenuto con grande passione.
Damiano Michieletto
PERSONAGGI E INTERPRETI
GIANCARLO GIANNINI
Buoso Donati
ROBERTO FRONTALI
Gianni Schicchi
FEDERICA GUIDA
Lauretta
VINCENZO COSTANZO
Rinuccio
MANUELA CUSTER
Zita
GIACOMO PRESTIA
Simone
CATERINA DI TONNO
Nella
MARCELLO NARDIS
Gherardo
GUGLIELMO ANGELONI
Gherardino
VERONICA SIMEONI
La Ciesca
ROBERTO MAIETTA
Marco
BRUNO TADDIA
Betto
MATTEO PIERONE
Maestro Spinelloccio
DOMENICO COLAIANNI
Ser Amantio
ANDREA PELLEGRINI
Pinellino
GAETANO TRISCARI
Guccio
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, Zoltán Peskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto per la regia di Alessio Pizzech e Il barbiere di Siviglia per la regia di Federico Grazzini.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra diretto da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Michele Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze. Per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo. Di recente pubblicazione per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Michele Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Nell’ottobre del 2015, sempre con Michele Mariotti sul podio, hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra ne lo Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Gli impegni dell’autunno 2019 dell’Orchestra per il Festival Verdi comprendono Luisa Miller alla Chiesa di San Francesco del Prato a Parma e Aida al Teatro Verdi di Busseto.
Nel 2019, la produzione del Teatro Comunale La bohème di Graham Vick ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo.