A causa di una lombalgia acuta sopravvenuta durante le prove, la Direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna Oksana Lyniv non potrà essere sul podio per l’opera Iolanta di Pëtr Il’ič Čajkovskij, proposta in forma di concerto il 7 e il 9 aprile. A sostituirla è chiamato il direttore d’orchestra Michael Güttler, recentemente ospite di prestigiose realtà musicali come il Festival di Glyndebourne, l’Opéra di Parigi e il Teatro Real di Madrid.
PËTR IL'IČ ČAJKOVSKIJ
Iolanta
Esecuzione in forma di concerto
L’ultima opera di Čajkovskij è caratterizzata da purezza e innocenza: la giovane protagonista, ispirata alla figura di Iolanta d’Angiò (duchessa di Lorena), è cieca dalla nascita ma ha vissuto la sua esistenza senza esserne consapevole. L’inevitabile incontro romantico con Vaudémont porterà la ragazza alla guarigione.
Estratto da
Sulle radici ucraine di Čajkovskij di Oksana Lyniv
“Nell’ultimo anno della sua vita, Čajkovskij diresse le sue sinfonie nelle più importanti città dell’Ucraina: Kiyv, Kharkov, Odessa, terra dove è sempre stato amato («Anche a Parigi, le rumorose celebrazioni in onore di Čajkovskij sono svanite davanti alla manifestazione d’amore popolare in Ucraina» scisse il fratello).
Al momento del brutale attacco dell’Impero russo alla lingua ucraina, Čajkovskij tentò di mettere in scena Taras Bulba di Lysenko a San Pietroburgo in lingua ucraina.
Čajkovskij è stato uno dei fondatori del Conservatorio di Kiyv che ora porta il suo nome a ricordo della sua decisiva partecipazione allo statuto e all’impiego di temi popolari ucraini in almeno 30 delle sue opere.”
Orchestra e Coro del TCBO
In occasione delle rappresentazioni di Iolanta, verrà eseguita la Prima Europea dello Stabat Mater della compositrice ucraina Hanna Havrylets.
DIRETTORE
CAST
ALMÉRIQUE
Mihail Mihaylov
BERTRAND
Petar Naydenov
IBN-HAKIA
Serban Vasile
IOLANTA
Yulia Tkachenko
LAURA
Victoria Karckacheva
MARTA
Marina Ogii
BRIGITTA
Olga Dyadiv
RE RENÉ
Rafal Siwek
ROBERT
Andrei Bondarenko
VAUDÉMONT
Arnold Rutkowski
ALMÉRIQUE
BERTRAND
IBN-HAKIA
IOLANTA
LAURA
MARTA
BRIGITTA
RE RENÉ
ROBERT
VAUDEMONT
MAESTRO DEL CORO
Gea Garatti Ansini
GIO | 07 | APR | Turno Prima | H: 20.00
SAB | 09 | APR | Turno Passione Opera | H: 20.00
AUTORI
Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840 – 1893) compositore russo del tardo romanticismo, geniale e versatile, forgiò uno stile proprio consolidando l’uso di convenzioni compositive della musica classica accanto alla musica tradizionale russa.
Molto importante è la sua produzione dedicata al balletto di cui è consideraro padre sotto l’aspetto musicale. I suoi capolavori, tra i quali ricordiamo Il lago dei cigni (1876), La bella addormentata nel bosco (1890), Schiaccianoci (1892), tengono presenti le esigenze coreografiche e ritmiche della rappresentazione, imponendo e suggerendo agli interpreti nuove e ardite soluzioni.
Hanna Havrylets (1958-2022) è una compositrice ucraina le cui opere, commoventi, profondamente filosofiche, dense di spirito nazionale e intrise della propria identità, sono immediatamente riconoscibili.
Nata in un villaggio di montagna dei Carpazi, ha mantenuto vive nel suo lavoro le fonti folcloristiche. Sin dalle prime esecuzioni i suoi lavori hanno guadagnato popolarità, attirando l’interesse sia degli esperti che di un pubblico più vasto.
Nel 2003 la musica di Hanna Havrylets è stata eseguita in occasione delle celebrazioni per la visita di sua Santità Papa Giovanni Paolo II in Ucraina. Nel 2004 la si è potuta ascoltare nella Piazza dell’Indipendenza durante la Rivoluzione Arancione.
Soprattutto nel campo della musica corale sacra, la compositrice ha potuto imprimere il suo segno. Nelle sue opere attinge alle meravigliose tradizioni di epoche passate dell’Ucraina, combinandole con i più moderni metodi di scrittura compositiva. Queste opere sono state eseguite dai migliori cori e orchestre dell’Ucraina.
Nel 2001 ha vinto il Concorso Nazionale di Compositori Ucraini „Salmi sacri del terzo Millennio“ e “Mio Dio, perché mi hai abbandonato” (Salmo 22), una delle sue composizioni sacre più famose, è stata eseguita dai cori di tutta Ucraina.
Nel 2002 ha completato la cantata “Stabat mater” su testo medievale. Con un linguaggio musicale moderno, la compositrice ha applicato i principi dell’antico simbolismo numerologico dei numeri tre (come trinità dell’essenza di Dio) e quattro (come personificazione della Croce e della Passione), utilizzando sette leitmotiv di intonazione compenetrati. Grazie al lavoro conduce il pubblico ad una profonda conclusione – ad un’esperienza spirituale, la morte come passaggio all’immortalità.
La vita di Hanna Havrylets si è tragicamente conclusa il 27 febbraio 2022, nel quarto giorno di invasione russa dell’Ucraina. Nella città di Kyiv, costantemente sotto il tiro dei bombardamenti aerei, non è stato possibile organizzarle l’addio al mondo artistico ucraino. La direttrice musicale Oksana Lyniv vuole onorare la memoria dell’eccezionale compositrice ucraina eseguendo questo lavoro.