11 Febbraio | H 20.30

Auditorium Manzoni

EVENTO CONCLUSO

Orchestra del TCBO

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a cura di Luca Baccolini

11 Febbraio | H 20.30

Auditorium Manzoni

EVENTO CONCLUSO
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Grazie al progetto “Note a margine” tutti i concerti della Stagione Sinfonica 2023, saranno introdotti da una guida all’ascolto a cura della Direzione artistica del Teatro Comunale di Bologna.  
Le introduzioni si svolgeranno 30 minuti prima dell’inizio del concerto,
presso il foyer/zona bar dell’Auditorium Manzoni.

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PROGRAMMA

Sergej Sergeevič Prokof'ev

Sinfonia n. 1, op. 25 “Classica”

Nei sette mesi che separarono la composizione e la prima esecuzione della Sinfonia “Classica” di Prokof’ev la Russia fu sconvolta dalla Rivoluzione del 1917. Il debutto della Sinfonia, a San Pietroburgo, avvenne non a caso sotto l’attenta sorveglianza del Commissario per l’istruzione popolare, dal quale Prokof’ev ottenne il consenso per recarsi in America. Solo quattordici anni dopo, il compositore e la sua famiglia sarebbero tornati definitivamente in Unione Sovietica. Il manifesto estetico di Prokof’ev è tutto in questa frase: «Vorrei che la mia musica sia definita con le tre parole che descrivono i vari gradi dello Scherzo: capricciosità, ilarità, beffa». E infatti la “Classica” bordeggia questa intenzione, tra increspature nostalgiche, accenni ironici, impetuosità spumeggianti e curvature grottesche che rievocano, ma non imitano, i modelli settecenteschi in un quarto d’ora di musica travolgente.

Modest Petrovič Mussorgskij

Canti e danze della morte 

arr. Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič

Mussorgskij aveva imparato a memoria la “Danza Macabra” di Liszt e conosceva bene il Requiem di Berlioz. Se consideriamo l’approdo di inaudita drammaticità raggiunto dal “Boris Godunov”, questo ciclo di quattro canti per voce e pianoforte (poi orchestrato da Glazunov e Rimskij-Korsakov) sembra quasi uno studio preliminare sulla morte, vista come perfida ingannatrice che divora la vita umana con ogni espediente, persino attraverso le carezze e le nenie per i bambini (come intuirà anche Mahler). L’atmosfera che pervade questi canti è gelida, inesorabile e deflagra nella canzone del Condottiero, che termina con versi terribili e apocalittici: “Con pesante danzare l’umida terra calpesterò / così che l’ossa vostre la tomba giammai possan lasciare / né voi giammai vi possiate levar”. 

Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič

Sinfonia n. 12 in re minore, op. 112 “L’anno 1917”

Molte opere sinfoniche di Sostakovic oscillano tra retorica celebrativa, caricature nascoste e slanci di sincero lirismo. La Sinfonia n. 12 del 1961, ufficialmente dedicata alla memoria di Lenin, rientra in questa categoria. Ma anche quando deve giocoforza indossare i panni dell’aedo, Sostakovic non rinuncia a dar sfogo alla sua genialità, ricorrendo a materiali tematici e soluzioni ritmiche sorprendenti ed esaltanti, come dimostra l’ultimo movimento di questa sinfonia, in cui tutte le famiglie dell’orchestra riprendono i temi esposti in precedenza per costruire uno dei finali più grandiosi che la storia del sinfonismo mondiale ricordi. 

ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.

Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, MacbethManon LescautRigolettoLa cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.

L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.

Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.

Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.