LE ARMONIE DELL'ARTE

La Contemporaneità

«Contemporaneità» è un concetto sfuggente, impreciso, equivoco. Forse, in arte si può definire ciò che è contemporaneo solo per negazione. E forse, ci si può avvicinare allo spirito del proprio tempo solo per analogie, per accumulo disordinato di immagini. Eppure, succede talvolta che qualcosa di istintivo ci faccia percepire un’opera come radicalmente nuova, come singolarmente rappresentativa dell’epoca in corso. Nella musica succede più spesso che altro, forse grazie alla sua ineffabilità che permette al contemporaneo di manifestarsi prima e più chiaramente che in ogni altra disciplina.

In un dialogo a tre – due voci umane più una musicale – cercheremo di afferrare lo spirito del presente, come si farebbe con un insetto. Cosa significa «essere contemporanei» oggi, per un artista, per un musicista, per uno scrittore? È ancora una sfida sensata? È una sfida ingaggiata contro che cosa? Ed è ancora possibile vincerla, in un presente di trasformazione rapidissima del linguaggio, della tecnologia, della sensibilità, dei confini interiori e geografici e – in piena dell’intelligenza artificiale – della nozione stessa di «realtà»?

26 febbraio | H 20.30

Auditorium Manzoni

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PROTAGONISTI SUL PALCO

Marino Sinibaldi

Autore radiofonico e organizzatore culturale, ideatore di programmi come Fahrenheit. Ha diretto Radio3 dal 2009 al 2021, è stato presidente del Teatro di Roma e del Centro per il libro e la lettura. Attualmente dirige la rivista Sotto il Vulcano, cura il festival Libri Come e produce il podcast Timbuctu per Il Post.

Paolo Giordano

Nato a Torino nel 1982, ha un dottorato in fisica ed è autore di cinque romanzi: La solitudine dei numeri primi (Premio Strega e Premio Campiello Opera Prima), Il corpo umano, Il nero e l’argento, Divorare il cielo e Tasmania (Premio della Lettura). Per Einaudi ha pubblicato i saggi Nel contagio (2020) e Le cose che non voglio dimenticare (2021). Ha scritto per il cinema (Siccità, We Are Who We Are) e il teatro (Galois, Fine pena: ora). Collabora con il «Corriere della Sera». 

FontanaMIX ensemble

FontanaMIX ensemble

Gaia Mattiuzzi voce
Lavinia Guillari flauto, Marco Ignoti clarinetti
Valentino Corvino violino e live-electronicsSebastiano Severi violoncello, Pietro Agosti contrabbasso
Walter Zanetti chitarre, Stefano Malferrari pianoforte
Nunzio Dicorato percussioni

Francesco Lalicata direttore

PROGRAMMA

Luciano Berio
O King
per voce, flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte

Arvo Pärt
Fratres
per violino, pianoforte e percussioni

György Ligeti
Artikulation
per nastro magnetico (versione in quadrifonia)

David Lang
Death speaks (estratti)
per voce, violino, chitarra elettrica, pianoforte

Tan Dun
Concerto for six
per clarinetto basso, violoncello, contrabbasso, chitarra elettrica,
pianoforte e percussioni

Valentino Corvino
Le rovine del capitalismo
melologo su lettura di Paolo Giordano
per live-electronics

FontanaMIX ensemble

FontanaMIX ensemble nasce nel 2002 con un concerto per il Bologna Festival inaugurando un progetto in cui interpreti e compositori lavorano in stretta collaborazione alla produzione di nuove opere musicali e multimediali.
Nell’ambito del progetto EXITIME, da oltre vent’anni FontanaMIX dedica ogni anno un ritratto monografico ad una importante figura del panorama compositivo internazionale, sia attingendo dal repertorio (Bussotti, Berio, Donatoni, Ligeti, Harvey, Rihm, Crumb) che lavorando a stretto contatto con i grandi artisti della nostra epoca come Sofia Gubaidulina, Salvatore Sciarrino, Fausto Romitelli, Kaija Saariaho, Tristan Murail, Ivan Fedele, Alessandro Solbiati, Lukas Ligeti.
L’ensemble si è esibito in alcune delle più importanti sale e rassegne concertistiche italiane ed europee: Cité de la Musique di Strasburgo, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Maggio Musicale Fiorentino, Istituto di Cultura giapponese a Roma, MAMbo e Goethe-Zentrum a Bologna, Filarmonica di Rovereto; i festival “Tone Generation” di Malmö, “Demetria” di Salonicco, “Aperto” di Reggio Emilia, “Angelica” di Bologna, “Musica d’oggi” di Aquiterme e la Biennale Musica di Venezia; le rassegne “Milano Musica” e “Rondò” di Milano, “Nuova Consonanza” di Roma, Amici della Musica e “Curva Minore” a Palermo, “Trieste Prima”, “Rive Gauche” di Torino, “Musica@Villa Romana” a Firenze, “Aosta Classica”,“Tempo d’orchestra” a Mantova, “Ravenna Musica”, Associazione Musicale Etnea di Catania. Nel 2014 ha inaugurato il Festival “Nuove Musiche” del Teatro Massimo di Palermo eseguendo il capolavoro “Vortex temporum” di Gérard Grisey. Nel 2020 FontanaMIX ha realizzato per la Biennale di Venezia “Sette canzoni per Bruno” un concerto/ documentario dedicato ai 100 anni della nascita di Bruno Maderna. Dal 2014 collabora con l’ensemble Accroche Note realizzando un gemellaggio culturale fra le città di Strasburgo e Bologna. Nel 2021 ha realizzato insieme al Das Neue Ensemble di Hannover un progetto di circuitazione di nuovi autori europei.
Oltre che da Francesco La Licata, FontanaMIX è stato diretto da Yoichi Suiyama e Marco Angius, e ha collaborato con diversi artisti quali i cantanti Monica Bacelli, Cristina Zavalloni, Valentina Coladonato, Nicholas Isherwood, Roberto Abbondanza, i pianisti Mauro Castellano, Fabrizio Ottaviucci e Andrea Rebaudengo, la flautista Annamaria Morini, il violinista Paolo Chiavacci, i violoncellisti Frances-Marie Uitti e Francesco Dillon, il contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio, i fisarmonicisti Claudio Jacomucci e Corrado Rojac, la chitarrista Elena Casoli, il coreografo Luca Veggetti.
Dal 2021 è in residenza presso la Ex-chiesa San Mattia di Bologna (col supporto della Sovrintendenza dei Beni Culturali) con il progetto “Officine San Mattia” in cui realizza le produzioni ed ospita alcuni dei più importanti artisti della scena contemporanea, dalla musica alla danza alla video-arte. Dal 2004 al 2009 è stato ensemble in residenza presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna realizzando concerti, progetti didattici e laboratori sul repertorio contemporaneo anche nelle sue espressioni legate all’innovazione tecnologica. 

TEAM CREATIVO

direzione artistica

Valentino Corvino

curatela

Barbara Abbondanza

supervisione scenica

Giovanni Carlo Federico Villa

video art

Tommaso Arosio

con le opere di

Giovanni Ozzola