LE ARMONIE DELL'ARTE

Le Avanguardie

Il Novecento è il secolo in cui finiscono le certezze. La teoria della relatività e la scoperta dell’inconscio annunciano un mondo che non sarà più lo stesso. Rileggere tempo, spazio e psiche significa trasformare per sempre anche l’esperienza creativa, dando vita a nuovi modi di dipingere, scrivere, scolpire, recitare, girare un film e comporre musica. E a nuovi modi di vivere e pensare. È in questo mondo in trasformazione che nasce la parola “avanguardia”, a indicare ciò che anticipa e rinnova, inevitabilmente opponendosi alla tradizione. Il concetto di avanguardia è riconducibile solo ai suoi movimenti più noti e “storicizzati” (espressionismo, futurismo, dadaismo, surrealismo) o può esprimersi in ogni forma artistica finendo inevitabilmente per infrangere la sua stessa definizione? Da Picasso a Buñuel a Schönberg proveremo a raccontare – rivolgendoci all’arte, alla scienza e alla psicoanalisi – come visioni e percezioni trasformate abbiano saputo decostruire il corpo, riabilitare il mondo onirico, rivoluzionare le idee di suono e linguaggio, mettendo in discussione l’idea stessa di arte. I concetti di avanguardia e neo-avanguardia hanno accompagnato e attraversato il secolo scorso fino ai giorni nostri portando con sé turbamento e trasformazione, illuminazioni prodigiose e ombre oscure, inevitabilmente toccando il mondo non solo dell’arte ma anche della politica. E oggi, nel nuovo millennio, ha ancora senso parlare di avanguardie? 

23 marzo | H 20.30

Auditorium Manzoni

Biglietti interi 20€
Ridotto abbonati TCBO 15€
Ridotto U30 10€
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RELATORI

Vittorio Lingiardi

Psichiatra e psicoanalista, è Professore ordinario alla Sapienza Università di Roma. Tra i suoi ultimi libri: L’ombelico del sogno (Einaudi 2023); Arcipelago N. Variazioni sul narcisismo (Einaudi 2021); Diagnosi e destino (Einaudi 2018). Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il prestigioso Sigourney Award (2023). Collabora con varie testate.

Gregorio Botta

(Napoli, 18 aprile 1953) è un artista che ha lavorato anche come giornalista. È stato vicedirettore di Repubblica. Ha esposto in molte gallerie italiane e straniere, e in numerosi spazi pubblici: nel 2020 la Galleria Nazionale di Roma ha ospitato una sua personale. Ha scritto “Pollock e Rothko, il gesto e il respiro” (Einaudi Stile Libero, 2020), e “Paul Klee, genio e regolatezza”, (Laterza 2022).

MUSICA

FontanaMIX ensemble

Francesco La Licata direttore

Lavinia Guillari flauto
Marco Ignoti clarinetti
Valentino Corvino | Ruben Medici violino
Corrado Carnevali viola
Sebastiano Severi violoncello
Stefano Malferrari pianoforte
Nunzio Dicorato percussioni

con la partecipazione straordinaria di
Cristina Zavalloni voce

PROGRAMMA

GUSTAV MAHLER
Klavierquartett in a-moll
per violino, viola, violoncello e pianoforte
L’unica composizione cameristica di Gustav Mahler testimonia perfettamente, due essendo un’opera giovanile, l’atmosfera che permea il passaggio dal XIX al XX secolo. L’intimità di questo brano, in cui la figura melodica principale gira perennemente intorno a sé stessa, anticipa l’interiorizzazione del linguaggio musicale che sarà caratteristica della musica espressionista.
ARNOLD SCHÖNBERG
Pierrot Lunaire (nn. 1, 2, 8, 10, 12, 21)
per voce, flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
Il manifesto musicale dell’Espressionismo, in cui un Pierrot lunare e notturno descrive vicende tra l’ironico, il macabro ed il malinconico sui testi visionari di Albert Giraud. In questo brano Schönberg usa per la prima volta lo stile vocale dello Sprechstimme, una commistione tra canto e recitazione che preluderà ad una rivoluzione nell’utilizzo della voce nel corso ‘900.
DIMITRIJ ŠOSTAKOVIČ
Quartetto per archi n. 8 (mov. II e III)
per 2 violini, viola e violoncello
Succube, con altri compositori come Prokof’ev, Chačaturjan e Lyatoshynsky, della censura del regime stalinista in seguito all’accusa di composizione di musica formale, Šostakovič nasconderà per sempre nelle sue composizioni una critica feroce al regime stalinista inserendo spesso momenti forzatamente ironici o pesantemente grotteschi, esattamente come nei due movimenti qui eseguiti. La dedica di questo brano “alle vittime di tutti i totalitarismi” ed il suo altissimo valore musicale ne fanno uno dei brani più significativi della musica del ‘900.
PIERRE BOULEZ
Dérive 1
per flauto, clarinetto, violino, violoncello, pianoforte e vibrafono
Boulez e Stockhausen raccolgono l’eredità delle rivoluzioni linguistiche di inizio secolo e definiscono le linee principali dell’avanguardia post-weberniana aprendo la strada che verrà percorso durante la seconda metà del ‘900. Una solida struttura di note predefinite (in questo caso il Sacher hexachord, ossia una serie di 6 note il cui nome compone il cognome del direttore Paul Sacher) fa da polo di attrazione di tutto il materiale musicale, con un risultato sonoro che unisce un forte razionalismo ad un gusto tutto francese per il timbro, il gesto e la figurazione.
IGOR’ STRAVINSKIJ
Suite da L’Historie di Soldat (mov. I, IV e V)
per violino, clarinetto e pianoforte
Stravinskij ha attraversato tutti i linguaggi delle avanguardie di inizio ‘900 riuscendo a definirne uno assolutamente personale, marcato e riconoscibile, in cui si permette di giocare con la tradizione musicale e reinventarla attraverso una concezione del materiale gestuale e sonoro del tutto nuova, scorrendo con grande maestria tra figura ed astrazione. L’histoire du Soldat, così come il precedente Pierrot Lunaire, sono i principali esempi di come il Teatro, inteso come messa in scena del suono, del gesto e della visione, sia il luogo ideale in cui le avanguardie hanno intersecato i diversi linguaggi artistici per creare nuovi mondi sia nella creazione che nella fruizione dell’opera.

FontanaMIX ensemble

FontanaMIX ensemble nasce nel 2002 con un concerto per il Bologna Festival inaugurando un progetto in cui interpreti e compositori lavorano in stretta collaborazione alla produzione di nuove opere musicali e multimediali.
Nell’ambito del progetto EXITIME, da oltre vent’anni FontanaMIX dedica ogni anno un ritratto monografico ad una importante figura del panorama compositivo internazionale, sia attingendo dal repertorio (Bussotti, Berio, Donatoni, Ligeti, Harvey, Rihm, Crumb) che lavorando a stretto contatto con i grandi artisti della nostra epoca come Sofia Gubaidulina, Salvatore Sciarrino, Fausto Romitelli, Kaija Saariaho, Tristan Murail, Ivan Fedele, Alessandro Solbiati, Lukas Ligeti.
L’ensemble si è esibito in alcune delle più importanti sale e rassegne concertistiche italiane ed europee: Cité de la Musique di Strasburgo, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Maggio Musicale Fiorentino, Istituto di Cultura giapponese a Roma, MAMbo e Goethe-Zentrum a Bologna, Filarmonica di Rovereto; i festival “Tone Generation” di Malmö, “Demetria” di Salonicco, “Aperto” di Reggio Emilia, “Angelica” di Bologna, “Musica d’oggi” di Aquiterme e la Biennale Musica di Venezia; le rassegne “Milano Musica” e “Rondò” di Milano, “Nuova Consonanza” di Roma, Amici della Musica e “Curva Minore” a Palermo, “Trieste Prima”, “Rive Gauche” di Torino, “Musica@Villa Romana” a Firenze, “Aosta Classica”,“Tempo d’orchestra” a Mantova, “Ravenna Musica”, Associazione Musicale Etnea di Catania.
Nel 2014 ha inaugurato il Festival “Nuove Musiche” del Teatro Massimo di Palermo eseguendo il capolavoro “Vortex temporum” di Gérard Grisey. Nel 2020 FontanaMIX ha realizzato per la Biennale di Venezia “Sette canzoni per Bruno” un concerto/ documentario dedicato ai 100 anni della nascita di Bruno Maderna. Dal 2014 collabora con l’ensemble Accroche Note realizzando un gemellaggio culturale fra le città di Strasburgo e Bologna. Nel 2021 ha realizzato insieme al Das Neue Ensemble di Hannover un progetto di circuitazione di nuovi autori europei.
Oltre che da Francesco La Licata, FontanaMIX è stato diretto da Yoichi Suiyama e Marco Angius, e ha collaborato con diversi artisti quali i cantanti Monica Bacelli, Cristina Zavalloni, Valentina Coladonato, Nicholas Isherwood, Roberto Abbondanza, i pianisti Mauro Castellano, Fabrizio Ottaviucci e Andrea Rebaudengo, la flautista Annamaria Morini, il violinista Paolo Chiavacci, i violoncellisti Frances-Marie Uitti e Francesco Dillon, il contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio, i fisarmonicisti Claudio Jacomucci e Corrado Rojac, la chitarrista Elena Casoli, il coreografo Luca Veggetti.
Dal 2021 è in residenza presso la Ex-chiesa San Mattia di Bologna (col supporto della Sovrintendenza dei Beni Culturali) con il progetto “Officine San Mattia” in cui realizza le produzioni ed ospita alcuni dei più importanti artisti della scena contemporanea, dalla musica alla danza alla video-arte. Dal 2004 al 2009 è stato ensemble in residenza presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna realizzando concerti, progetti didattici e laboratori sul repertorio contemporaneo anche nelle sue espressioni legate all’innovazione tecnologica. 

TEAM CREATIVO

curatela

Barbara Abbondanza

direzione artistica

Valentino Corvino

supervisione scenica

Giovanni Carlo Federico Villa

video art

Tommaso Arosio