STAGIONE SINFONICA 2022
SCHUMANN | MENDELSSOHN BARTHOLDY
Roberto Abbado, direttore
Benedetto Lupo, pianoforte
Filarmonica del TCBO
MAIN PARTNER
PROGRAMMA
Concerto per pianoforte e orchestra in la minore, op.54
Anno di composizione: 1841-1845
Prima esecuzione: 4 dicembre 1845, Dresda
Movimenti:
- Allegro affettuoso (La minore)
- Intermezzo: Andantino grazioso (Fa maggiore)
- Allegro vivace (La maggiore)
«Il mio Concerto in la minore si divide in allegro affettuoso, andantino e rondò. I due ultimi brani vanno eseguiti senza interruzione; forse lei potrebbe indicarlo nel programma di sala» Così scrisse Schumann a Mendelssohn, direttore alla Gewandhaus di Lipsia il 1° gennaio 1846. Solista era la moglie del compositore, Clara, musicista eccellente e d’intelligenza sopraffina, con la quale era convolato alle agognate nozze nel 1840. Agli ultimi mesi del fidanzamento risaliva il progetto iniziale del suo unico concerto per pianoforte e orchestra, frutto, dunque, di un breve momento di serenità nell’esistenza di Schumann incorniciato fra la stesura del primo movimento, che deriva dalla Fantasia del 1841, e degli ultimi due, scritti nel 1845.
Sinfonia n. 3 in la minore, op. 56 “Scozzese”
Anno di composizione: 20 Gennaio 1842, Berlino
Prima esecuzione: 3 Marzo 1842, Lipsia
Movimenti:
- Andante con moto (la minore). Allegro un poco agitato. Assai animato
- Vivace non troppo (fa maggiore)
- Adagio (la maggiore)
- Allegro vivacissimo (la minore). Allegro maestoso assai (la maggiore)
Terza in ordine di pubblicazione, fu in realtà l’ultima sinfonia portata a termine da Mendelssohn, trentatreenne e ad appena cinque anni dalla morte. L’ispirazione viene, però, da più lontano, da un viaggio compiuto a vent’anni e di cui si propone di restituire le suggestioni più che le tradizioni musicali locali, che, anzi, Mendelssohn non sembra aver tenuto in gran conto. In particolare, scrisse alla famiglia il 30 luglio 1829 «Oggi, in questa antica cappella, credo di avere trovato l’inizio della Sinfonia scozzese» con riferimento, da appassionato lettore di Schiller, all’emozione provata nell’Holyrood Palace e nelle rovine della cappella dove fu incoronata Maria Stuarda. E a un’altra sovrana è dedicata la partitura: la regina Vittoria.