STAGIONE SINFONICA 2022

RAVEL | HAYDN

Finnegan Downie Dear, direttore

Mikhail Pletnëv, pianoforte

Filarmonica del TCBO

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Lunedì 21 Febbraio | H 20.30

Auditorium Manzoni

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PROGRAMMA

Maurice Ravel

Concerto per pianoforte e orchestra in sol maggiore

Anno di composizione: 1921-1931
Prima esecuzione: 14 gennaio 1932, Parigi
Movimenti:

  1. Allegramente
  2. Adagio assai 
  3. Presto 

Nella prima parte della sua carriera, Ravel non mostrò alcun interesse per i concerti da solista, un genere così fiorente in passato che attrasse solo il Neoclassicismo, ora all’apice del successo. Il pianista Paul Wittgestein, fratello del filosofo Ludwig, commissionò un’opera per la sua mano sinistra, avendo perso il braccio destro nella Grande Guerra. L’ispirazione di Ravel si illumina e, parallelamente al concerto per Wittgestein in re maggiore, compone uno in sol maggiore per Marguerite Long: debuttano a breve distanza, nel 1932, uno scuro e drammatico, l’altro, secondo lo stesso autore “gay e brillante”. Solo pochi mesi dopo una ferita alla testa in un incidente stradale portò Ravel all’inattività e, nel 1937, alla morte.

Franz Joseph Haydn

Sinfonia n. 101 in re maggiore, “L’orologio”

Anno di composizione: 1793 – 1794
Prima esecuzione: 3 marzo 1794, Hanover Square Rooms, Londra
Movimenti:

  1. AdagioPresto
  2. Andante
  3. Menuetto: Allegretto
  4. Vivace

Nel 1790, dopo aver trascorso trent’anni alla corte Esterházy di Eisenstadt, la morte del principe Nicola I (il cui erede Antonio dovette rimborsare i suoi debiti e limitare le sue attività musicali) fece sì che Haydn si trovasse libero da tutti gli impegni e beneficiario di una pensione. Allora, quasi sessant’anni, ha sperimentato l’indipendenza professionale ed ha accettato l’invito per due giri a Londra. Il ricevimento è trionfale, gratificante in termini economici e personali (ottiene anche una laurea honoris causa a Oxford), fecondo per la produzione di due oratori e le ultime dodici sinfonie chiamate “London”. Questi includono il nono, il 101, chiamato The Clock for the Rhythm impresso nel secondo movimento da oboi, secondi violini e violoncelli.

FILARMONICA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA