STAGIONE SINFONICA 2024
Diego Ceretta direttore
Alessandro Taverna pianoforte
Francesca Dego violino
Martin Owen corno
CAMPOGRANDE | PROKOF'EV | DVORÁK
PROGRAMMA
Concerto per violino, corno, pianoforte e orchestra
Violino, corno e pianoforte rappresentano un trio di solisti decisamente fuori dal comune, quasi irrintracciabile nella storia della musica, ad eccezione di rarissimi capolavori, come il Trio op. 40 di Brahms. Nicola Campogrande (1969), compositore, scrittore e noto conduttore radiofonico e televisivo italiano, ha deciso di dedicare a questa formazione addirittura un concerto, riallacciandosi dunque al tentativo brahmsiano di fondere le sonorità solo apparentemente inconciliabili dei tre strumenti.
Sinfonia n. 1 in re maggiore op. 25, Sinfonia classica
“Se Haydn fosse vissuto ai nostri giorni, egli avrebbe parte del suo vecchio stile, pur accettando nello stesso tempo qualcosa di nuovo”. La frase di Sergej Prokof’ev aiuta a entrare nello spirito di quel piccolo capolavoro che è la sua Prima Sinfonia, detta la “Classica”, non un’ironica imitazione dello stile settecentesco ma la creazione geniale e originalissima di un musicista moderno che “procede fra vecchie strade abitate da nuove generazioni”. Composta un mese prima dello scoppio della Rivoluzione Russa, Prokof’ev diresse la prima esecuzione della sua Sinfonia il 21 aprile 1918, al cospetto del Commissario per l’istruzione popolare del nuovo regime, dal quale ottenne il permesso per recarsi all’estero. Solo nel 1936 Prokof’ev rientrò stabilmente in Russia, un paese ormai radicalmente cambiato, in cui la musica era regolamentata dall'”Unione dei compositori”, che stabiliva quali fossero i generi accettabili.
Sinfonia n. 8 in sol maggiore, op. 88, B. 163
Nel 1890 Antonin Dvorak diresse a Praga il suo penultimo lavoro sinfonico, con il quale intendeva “scrivere un’opera diversa da tutte le altre Sinfonie, con idee personali e lavorate in modo nuovo”, per cercare di emanciparsi dal modello tedesco. Il tono marcatamente più slavo di questa Ottava sinfonia si percepisce subito dall’attacco in Sol minore, con una indimenticabile frase di violoncelli e corni, dal tono di leggenda, una sorta di autoritratto dell’autore e delle sue memorie. Ma dopo questa premessa, conclusa da un magnifico disegno di flauto solo, tutta l’orchestra viene convocata per una festa dai tratti rustici, tipici delle terre che Dvorak vuole evocare. «Non mi si derida. Io non sono solo un musicista, sono un poeta», rivendicava l’autore boemo nel 1889, dando alle stampe la sua Ottava Sinfonia, tutta scritta per immagini, ma con quel marchio iniziale che sembra un lungo sospiro malinconico mentre si apre il vaso dei ricordi.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.