STAGIONE SINFONICA 2025
Daniel Oren direttore
WAGNER | BRITTEN | ČAJKOVSKIJ
30 APRILE | H 20.30
Auditorium Manzoni
Main Partner
PROGRAMMA
Richard Wagner
“Siegfried Idyll”, WW 103
Benjamin Britten
“Matinées Musicales”, op. 24
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Sinfonia n.4 in fa minore, op.36
PROGRAMMA
Richard Wagner
“Siegfried Idyll”, WW 103
“Mi sarà difficile trovare parole atte ad esprimere i sentimenti che ha suscitato la vostra illustre città”. Così cominciano le cinque pagine che Wagner inviò da Bayreuth il 3 ottobre 1872, ringraziando il Comune di Bologna per la cittadinanza onoraria. Queste parole ossequiose non rimasero su carta. Il 4 dicembre 1876 Wagner e la moglie Cosima Liszt giunsero in città, come avevano promesso. “A Bologna – confessò – ho trovato dei veri amici, delle persone egregie e tutto un insieme di cose che avrebbero potuto decidermi a stabilire lì il mio domicilio, se ormai non fosse troppo tardi”. L’idillio tra Wagner e Bologna scattò un paio d’anni dopo l’altro Idillio, quello di Sigfrido, eseguito per la prima volta in casa del compositore, che con questo brano volle festeggiare il compleanno della moglie Cosima, da poco mamma del loro figlio Siegfried.
Benjamin Britten
“Matinées Musicales”, op. 24
Rendendo un affettuoso omaggio al genio di Rossini, nel 1941 Benjamin Britten compose una Suite orchestrale brillante, che inizia proprio con motivi delle danze del primo atto del Guglielmo Tell. Ma le “Matinées Musicales”, pensate per uno spettacolo dell’American Ballet Company, sono qualcosa di più e di meglio che un semplice esercizio di stile. Già dal Notturno, con la sognante figurazione della celesta, si coglie tutta l’abilità orchestrale di Britten, che in “Solfeggi e gorgheggi” riesce persino a riprodurre i celebri crescendo rossiniani, evocandoli in tutta la loro travolgente forza ritmica.
Pëtr Il’ič Čajkovskij
Sinfonia n.4 in fa minore, op.36
Il matrimonio con l’allieva Antonina Ivanovna Milukova, copertura autoimposta per tacitare le voci sulla sua omosessualità, costringe Ciaikovskij a una resa dei conti. Preso atto del naufragio di quell’unione, il compositore vaga di città in città concludendo la Quarta Sinfonia. Una lettera alla baronessa e mecenate Nadezda von Meck fornisce un’interpretazione utile alla comprensione della Sinfonia: l’opera si apre evocando una forza nefasta capace di distruggere le speranze di felicità dell’autore, una forza invincibile che impedisce il benessere e la pace. Proseguendo, il clima di tristezza e disperazione si fa sempre più acuto, per poi virare in un’atmosfera forzatamente gioiosa, in cui il Fato ha ridestato bruscamente dai sogni e dalle fuggevoli visioni di felicità. Più che una Sinfonia, uno specchio: «In queste pagine – scrive Ciaikovskij – c’è l’eco veritiera di quello che provavo».
PROGRAMMA
Ouverture, “Le Carnaval Romain”
Nel 1844 Hector Berlioz, tra i grandi padri del romanticismo francese e tra i più grandi innovatori in campo sinfonico, scrisse un pezzo da concerto in La maggiore con ampia parte solistica riservata al corno inglese. Nacque così l’Ouverture “Le Carnaval romain”, un brano brillante e di ampia generosità melodica, ricco di temi tratti dall’opera Benvenuto Cellini, composta sei anni prima. I temi dell’opera usati, infatti, sono quelli relativi alle scene del carnevale romano da cui l’ouverture prende il titolo.
“Prèlude à l’après-midi d’un faune”
Le note si sprigionano come sensuali esalazioni nel “Prélude a l’après-midi d’un faune” (1892-94) primo grande capolavoro sinfonico di Claude Debussy, che si presenta subito col suo “respiro nuovo” (definizione di Pierre Boulez) grazie all’enigmatica frase iniziale del flauto, “così carica di voluttà da divenire angosciosa”, parole di Vladimir Jankélévitch.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.