Bartók, BEETHOVEN, DVOŘÁK

Shiyeon Sung

La direttrice sudcoreana Shiyeon Sung, nata nel 1975, è stata la prima donna a vincere, nel 2006, il prestigioso Georg Solti International Conductors Competition. Dal 2007 al 2010 fu assistente direttore della Boston Symphony Orchestra. Ha diretto alcune tra le orchestre internazionali più importanti come la L. A. Philharmonic, la Royal Stockholm Philharmonic e l’americana National Symphony Orchestra. Ha studiato con i Maestri Rolf Reuter e Hanns Eisler a Berlino, dove conclude gli studi di direzione nel 2006. La sua brillante carriera di direttrice fu anticipata dagli studi pianistici iniziati alla tenerissima età di quattro anni.

Classe 1965 si è imposto all’attenzione internazionale vincendo nel 1983 il primo premio al concorso Dino Ciani del Teatro alla Scala di Milano, che gli ha aperto la strada alla collaborazione con importanti orchestre e direttori quali Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Roberto Abbado, Riccardo Chailly e altri. La sua attività di concertista inoltre gli è valsa, nel 1994, il premio Accademia Chigiana e nel 1995 il premio della Giuria “F. Abbiati”.
Di rilievo sono le interpretazioni delle opere del compositore Luciano Berio di cui ha pubblicato nel 2007 un album per l’etichetta Avie Records, che ha fatto seguito al concerto “Echoing curves” dello stesso compositore registrato con la London Symphony Orchestra per l’etichetta BMG, e la collaborazione con il violoncellista Mario Brunello.
Per l’etichetta Stradivarius ha pubblicato l’intera raccolta delle sonate di Ludwig Van Beethoven.

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Domenica 3 Marzo | 17.30Teatro Comunale

Programma

BÉLA  BARTÓK

Il Mandarino meraviglioso, suite

LUDWIG VAN BEETHOVEN

Concerto per pianoforte e orchestra
n.1 op. 15 in do maggiore

ANTONÍN  DVOŘÁK

Sinfonia n. 8 op. 88 in sol maggiore

COMPOSITORI

Il Mandarino meraviglioso, Suite (durata 20’)

Data composizione: 1927
Prima esecuzione: Budapest, 15 Ottobre 1928
Movimenti:
1. Allegro
2. Maestoso
3. Tempo di valse

Concepito come balletto-pantomima in un atto fu osteggiato a causa del soggetto ritenuto scabroso: la storia di una giovane prostituta ingaggiata per adescare e derubare i passanti, uno dei quali, il terzo, sarà il meraviglioso e misterioso Mandarino, assurto a simbolo del tema duale di amore e morte. La Suite da concerto è una sintesi dei momenti salienti e la musica un mezzo per veicolare l’opera e aggirare le avversioni della censura; l’orchestrazione si poggia su solide strutture formali che danno coerenza ai diversi episodi. La danza del Mandarino con la prostituta è ritenuto il numero orchestralmente più riuscito.

Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 op 15 in do maggiore (durata 36’)

Data composizione: 1795
Prima esecuzione: Vienna, Großer Redoutensaal del Burgtheater, 18 Dicembre 1795 (data presumibile)
Movimenti:
1. Allegro con brio
2. Largo
3. Rondò. Allegro scherzando

Con l’obiettivo di imporsi a Vienna come diretto erede di Mozart, Beethoven compose questo concerto nel 1795 (ultimato nel ’98) e lo eseguì spesso nell’unica tournée della sua vita tra il 1796 e il ’98; venne pubblicato nel 1801 con dedica alla Principessa Barbara Keglevich Odescalchi, sua giovane allieva. Per tale ragione, il concerto espone il carattere settecentesco della musica d’intrattenimento di gusto viennese, alla stregua del modello mozartiano. Non manca però una generosa creatività compositiva che culmina nel Rondò finale ricco di estro e dinamismo, a partire dal tema del ritornello.

Sinfonia n. 8 op. 88 in sol maggiore (durata 35’)

Data composizione: 1889
Prima esecuzione: Praga, Národní Divadlo (Teatro Nazionale), 2 Febbraio 1890
Movimenti:

1. Allegro con brio
2. Adagio
3. Allegretto grazioso
4. Allegro, ma non troppo

Dvořàk compose nove Sinfonie tra il 1865 e il 1893; l’ottava è uno dei suoi lavori più celebri ed è dedicata all’Accademia boema di Scienze, Arte e letteratura dell’imperatore Francesco Giuseppe. Pervasa da un’atmosfera serena, si inserisce nel filone pastorale caro all’autore, seppure nell’insolita tonalità di sol maggiore anziché in fa. Evidente, inoltre, è l’influenza della musica popolare che richiama la sua origine slava. La sinfonia è un esempio di sinfonismo “poematico” perché intrisa di sentimenti che assumono una rilevanza tale da alterare le forme classiche in favore di strutture più libere, a sostegno del poema sinfonico (terminologia lisztiana) e del sinfonismo rapsodico.

Acoustic room
realizzata grazie ad

Alfa Wassermann S.p.A.
2015

ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, Zoltán Peskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto per la regia di Alessio Pizzech e Il barbiere di Siviglia per la regia di Federico Grazzini.

Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da  Daniele Gatti, Simon Boccanegra diretto da Michele Mariotti.

L’Orchestra, guidata da Michele Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze. Per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo. Di recente pubblicazione per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore. 

Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Michele Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Nell’ottobre del 2015, sempre con Michele Mariotti sul podio, hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini.

Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra ne lo Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Gli impegni dell’autunno 2019 dell’Orchestra per il Festival Verdi comprendono Luisa Miller alla Chiesa di San Francesco del Prato a Parma e Aida al Teatro Verdi di Busseto.

Nel 2018, la produzione del Teatro Comunale La bohème di Graham Vick ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo.