DUKAS, ČAJKOVSKIJ, KORSAKOV

Jérémie Rhorer

Nato a Parigi nel 1973, inizia lo studio della musica fin da piccolo e prosegue al Conservatoire de Paris con i corsi di clavicembalo e composizione. Tra i molti maestri che ha avuto durante la sua formazione, spiccano Emil Tchakarov, William Christie e Marc Minkowski. Nel 2005 insieme al violinista Julien Chauvin fonda l’orchestra barocca Le Cercle de l’Harmonie, con la quale ha inciso diverse registrazioni per la Virgin Classics e ha debuttato ai Proms di Londra nel 2016. Come compositore le sue opere più celebri sono Le cimetière des enfants (per piano e orchestra) e il concerto per violoncello dedicato a Jérôme Pernoo (2014).

 

Tracce Musicali #617 marzo 2018 | ore 15.00Auditorium Manzoni

Programma

PAUL DUKAS
Polyeucte, Ouverture

PËTR I. ČAJKOVSKIJ
Roméo et Juliette, versione 1869

NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV
Shéhérazade, Suite sinfonica op. 35

Compositori

Polyeucte- Ouverture

Nel 1891, a venticinque anni, il compositore Paul Dukas, compone quest’ouverture per l’opera di Pierre Corneille, Poliuto, sulle vicende dell’omonimo martire cristiano durante le persecuzioni romane del terzo secolo. Il brano, dalle sonorità wagneriane, apre con un’ampia introduzione basata sul tema principale in cui l’orchestra si muove lentamente in una tessitura grave. Progressivamente l’atmosfera si rischiara e lascia spazio a una seconda sezione dal carattere più movimentato. Dopo una breve parentesi malinconica, viene a crearsi una successiva tensione, una sorta di climax che infine vedrà mutare il tema principale in un’atmosfera definitivamente rasserenata.

Romeo e Giulietta versione 1869

Composta nel 1869 e poi modificata a più riprese, questa ouverture-fantasia, è tratta dall’omonimo dramma di Shakespeare, soggetto particolarmente caro al compositore. La versione del 1869 fu eseguita per la prima volta a Mosca sotto la direzione di Nikolaj Rubinstein. Forse proprio a causa del recente coinvolgimento del direttore in uno scandalo giudiziario, l’opera, che oggi è considerata uno dei capolavori assoluti di Čajkovskij, quella sera venne fischiata. Al centro della composizione sta l’amore drammatico dei due amanti rappresentati da due leitmotiven che rappresentano la passione di Romeo e la tenerezza di Giulietta.

Shéhérazade, Suite sinfonica op. 35

Rimskij-Korsakov compone la suite sinfonica nel 1888 ispirandosi liberamente alle novelle delle Mille e una notte di cui i quattro movimenti dell’opera, infatti, richiamano i titoli: Il mare e la nave di Sinbad; Il racconto del principe Kalender; Il giovane principe e la giovane principessa; Festa a Bagdad, Il mare, Il Naufragio. Tutte le storie sono evocate da un unico personaggio, Shéhérazade, che intrattiene il suo severo marito. Musicalmente entrambi si identificano con due temi che ritornano più volte come motivi conduttori: se il sultano è raffigurato da pesanti e minacciosi accordi di trombone, tuba, corni, legni e archi, il canto di Shéhérazade gli si contrappone con una struggente melodia affidata al violino solista e all’arpa.

ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA

Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida S. Celibidache, Z. Peskó, V. Delman, R. Chailly, D. Gatti. Da gennaio 2015 Michele Mariotti, dopo essere stato Direttore principale dal 2008, ha assunto il ruolo di Direttore Musicale.

L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero e, in particolare, un rapporto privilegiato con il Giappone ha prodotto sei tournée dal 1993 al 2013. Dal 1988 partecipa regolarmente al Rossini Opera Festival.

Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Nell’ottobre del 2015, le compagini artistiche del Teatro Comunale con il loro Direttore Musicale Michele Mariotti hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica, presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, con lo Stabat Mater e l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini.