RICHARD WAGNER
Tristan und Isolde
Massima espressione delle innovazioni wagneriane, Tristan und Isolde è il poema della passione amorosa, della notte e della morte. Nell’opera, rappresentata per la prima volta al Teatro Comunale di Bologna il 2 giugno 1888, il clima magico dell’antico racconto medievale si condensa in un canto angoscioso di desiderio e di disperazione, che si propaga lungo le tensioni di un ricchissimo tessuto musicale. I protagonisti, Tristano e Isotta, si ritrovano condannati a soffrire per un amore impossibile e cercano, con la morte, di rendere il proprio sentimento eterno.
Nuova produzione TCBO
con Théâtre Royal de la Monnaie/De Munt
24 | 26 | 28 | 29 | 31 Gennaio 2020
Grazie a Marino e Paola Golinelli per il loro sostegno
DIRETTORE
IDEAZIONE ARTISTICA E REGIA
VEN | 24 | GEN | Turno Prima | H 18.00 SERATA DI GALA
DOM | 26 | GEN | Turno Domenica | H 15.30
MAR | 28 | GEN | Turno A | H 18.00
MER | 29 | GEN | FA | H 18.00
VEN | 31 | GEN | Turno B | H 18.00
NOTE DI REGIA
Wagner gioca con i diversi livelli dell’inconscio e anticipa molto di ciò che la psicologia classica descriverà in seguito. Sembra che, sotto l’effetto della pozione magica, Tristano e Isotta penetrino sempre più a fondo nel loro subconscio e si avvicinino a un livello di coscienza esterno all’io. Il viaggio di Tristano nel subconscio lo riporta ai ricordi dell’infanzia, poi della prima infanzia, fino addirittura a quelli antecedenti la sua nascita. In un’audace interpretazione, Nike Wagner vede in ciò il simbolo della filogenesi della specie umana: il subconscio come fonte di tutte le esperienze che noi, i nostri progenitori e i nostri antenati evolutivi abbiamo vissuto, dall’organismo unicellulare all’Uomo. E se spingessimo ancora più in là il ragionamento? Non potremmo estendere questo simbolo alla genesi dell’intero cosmo? Passato e futuro non si confondono allora misteriosamente? Al culmine dell’estasi, Tristano e Isotta pongono finalmente le grandi domande relative alle nostre origini e alla nostra meta finale. Nell’allargamento della loro coscienza, Tristano e Isotta sono in grado di vedere quest’altra verità, forse più profonda? È la loro ebbrezza la fonte di questa “chiaroveggenza universale”, come verrà definita in seguito da Wagner in Parsifal? Cosa succede loro quando, durante il loro grande duetto, dichiarano di essere il mondo? E soprattutto, la risposta è l’amore?
Ralf Pleger
Estratto su gentile concessione de La Monnaie / De Munt
CAST
TRISTAN
24 | 28 | 31
TRISTAN
26 | 29
RE MARKE
ISOLDE
24 | 28 | 31
ISOLDE
26 | 29
KURWENAL
BRANGÄNE
MELOT | UN PILOTA
UN PASTORE | UN GIOVANE MARINAIO
COMPOSITORE
Richard Wagner (1813-1883) è stato il compositore più rappresentativo della cultura romantica, autore di poemi che ricercano la massima compenetrazione tra la struttura musicale e le funzioni simboliche ed evocative.
Egli fu responsabile di importanti innovazioni teatrali che sono diventate un suo tratto distintivo, come la trasformazione dell’orchestra in un amalgama sonoro avvolgente grazie all’arricchimento della tavolozza orchestrale.
Tra le opere più mature ricordiamo la tetralogia del Der Ring des Nibelungen (L’Anello del Nibelungo), Tristan und Isolde e Parsifal.
MAESTRO DEL CORO
SCENE
ALEXANDER POLZIN
COSTUMI
WOJCIECH DZIEDZIC
PROGETTO LUCI
JOHN TORRES
LUCI RIPRESE DA
KATE BASHORE
COREOGRAFIA
FERNANDO MELO
ASSISTENTE ALLA REGIA
EMILIE RAULT
ASSISTENTE COREOGRAFO
SONOKO KAMIMURA