Beethoven
Frédéric Chaslin | Marco Rizzi, violino
Direttore d’orchestra, compositore, pianista e scrittore, Frédéric Chaslin è nato a Parigi dove ha studiato al conservatorio per poi perfezionarsi al Mozarteum di Salisburgo.
Premiato nei 3 concorsi più prestigiosi per violino – il Čaikovskij di Mosca, il Queen Elizabeth di Bruxelles e l’Indianapolis Violin Competition – Marco Rizzi è particolarmente oggi apprezzato per la qualità, la forza e la profondità delle sue interpretazioni come uno dei più interessanti violinisti della nuova generazione. Gli viene conferito nel 1991, su indicazione di C. Abbado, l’”Europäischen Musikförderpreis”.
Sabato 8 Febbraio 2020 | H 20.30
Auditorium Manzoni
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Programma
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 61
JOHANNES BRAHMS
Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98
Compositori
Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 61
Anno di composizione: 1806
Prima esecuzione: 23 dicembre 1806
Movimenti:
1. Allegro ma non troppo
2. Larghetto
3. Rondò: Allegro
Composto in un periodo particolarmente fertile per Beethoven (tra la Quinta e la Sesta Sinfonia), il Concerto per violino e orchestra in re maggiore rappresenta una delle composizioni più alte del compositore. Si sviluppa in tre movimenti, seguendo l’intimo dialogo tra i passi virtuosistici del violino e l’orchestra. L’Allegro ma non troppo apre il concerto con la sua melodia divenuta immortale, mentre il Larghetto successivo riprende ed esalta le linee tenui già presenti nel primo movimento. Il Rondò finale richiama le atmosfere campestri che saranno poi parte della Sesta Sinfonia.
Sinfonia n. 4 in Mi minore op. 98
Anno di composizione: 1884-1885
Prima esecuzione: 25 ottobre 1885
Movimenti:
1. Allegro non troppo
2. Andante moderato
3. Allegro giocoso
4. Allegro energico e passionato
La Quarta Sinfonia ci si presenta come un solido monumento alla migliore tradizione dell’arte dei suoni. Brahms mette in campo tutto quanto aveva appreso dal contrappunto e dall’arte della variazione (ovvero, gli strumenti tipici dell’arte bachiana). Si tratta di strumenti duttili per eccellenza, tant’è che il compositore riesce a piegarli ad esigenze emotive personalissime, ottenendo risultati musicali di singolare efficacia. Brahms dimostra, memore di Bach e Haydn, che si possono commuovere gli ascoltatori e si può scrivere un capolavoro assemblando piccoli frammenti, incipit forti ed energici, badando bene che l’intero edificio sia costruito con la sperimentata tecnica del riutilizzo variato del medesimo materiale.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, Zoltán Peskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto per la regia di Alessio Pizzech e Il barbiere di Siviglia per la regia di Federico Grazzini.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra diretto da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Michele Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze. Per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo. Di recente pubblicazione per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Michele Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Nell’ottobre del 2015, sempre con Michele Mariotti sul podio, hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra ne lo Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Gli impegni dell’autunno 2019 dell’Orchestra per il Festival Verdi comprendono Luisa Miller alla Chiesa di San Francesco del Prato a Parma e Aida al Teatro Verdi di Busseto.
Nel 2018, la produzione del Teatro Comunale La bohème di Graham Vick ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo.