MENDELSSOHN-BARTHOLDY | BEETHOVEN
Yoel Levi / Michail Lifits, pianoforte
Nato in Romania, Yoel Levi è cresciuto in Israele, dove ha studiato all’Accademia di Musica di Tel Aviv, dove ha conseguito un Master in Arte con lode, e L’Accademia di Musica di Gerusalemme sotto Mendi Rodan. Ha anche studiato con Franco Ferrara a Siena e Roma, con Kirill Kondrashin nei Paesi Bassi e alla Guildhall School of Music and Drama di Londra.
Direttore musicale della KBS Symphony Orchestra di Seoul dal 2014, Yoel Levi è conosciuto in tutto il mondo per il suo lavoro alla guida di molte delle orchestre più prestigiose, il suo repertorio di opere sinfoniche, opere liriche e la sua ampia discografia.
Programma
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY
Concerto n. 1 in Sol minore per pianoforte e orchestra op. 25 (MWV O7)
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica”
Compositori
Concerto n. 1 in Sol minore per pianoforte e orchestra op. 25 (MWV O7)
Anno di composizione: 1838
Prima esecuzione: 11 aprile 1838
Movimenti:
1. Molto allegro con fuoco
2. Andante
3. Presto
Composto a Roma durante un viaggio in Italia, il concerto si compone di tre movimenti che usano diverse tecniche formali relativamente nuove. Nel Molto allegro con fuoco, ad esempio, il piano entra dopo poche battute contrastando immediatamente con il “tutti” orchestrale, mentre nei concerti dell’era classica si era soliti far precedere l’ingresso di un assolo da un “tutti”. Il primo movimento non si chiude ma termina con una transizione che accompagna il suono fino al confine con l’Andante. Nel Presto finale ritornano diversi temi del Molto allegro con fuoco
Sinfonia n. 3 in Mibemolle maggiore op. 55 “Eroica”
Anno di composizione: 1802/1804
Prima esecuzione: Vienna, Theater an der Wien, 7 Aprile 1805
Movimenti:
1. Allegro con brio
2. Marcia funebre: Adagio assai
3. Scherzo: Allegro vivace
4. Finale: Allegro molto; Poco Andante; Presto
I quattro movimenti della “Sinfonia Eroica, composta per festeggiare il sovvenire di un grand’Uomo” (titolo che venne infine apposto all’Opera, tralasciando quello originale che prevedeva il nome di Napoleone) scandiscono un ritmo immediatamente tangibile nella sua sbalorditiva efficacia rappresentativa. Per questa ragione il movimento lento è sottoposto ad un gioco degno di una grande maestro delle illusioni: si profila lento e solenne, trasformato in una Marcia Funebre, uno dei modelli del repertorio musicale del tempo. E lo Scherzo potrebbe suggerire che l’eroe in questione non sia l’autore stesso di questa musica, che il musicista sia pronto a prendere le distanze. L’ultimo tempo scatena a folle velocità una serie di variazioni, con un tema finale che scaturisce da un motivo ricavato dal balletto Le creature di Prometeo, presentato da Beethoven a Vienna poco tempo prima.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, Zoltán Peskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto per la regia di Alessio Pizzech e Il barbiere di Siviglia per la regia di Federico Grazzini.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra diretto da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Michele Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze. Per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo. Di recente pubblicazione per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Michele Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Nell’ottobre del 2015, sempre con Michele Mariotti sul podio, hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra ne lo Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Gli impegni dell’autunno 2019 dell’Orchestra per il Festival Verdi comprendono Luisa Miller alla Chiesa di San Francesco del Prato a Parma e Aida al Teatro Verdi di Busseto.
Nel 2018, la produzione del Teatro Comunale La bohème di Graham Vick ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo.