In ottemperanza al DPCM del 24 ottobre 2020, il Teatro Comunale di Bologna informa che sono sospesi tutti gli eventi aperti al pubblico fino al 24 novembre 2020. Pertanto, lo spettacolo “Bologna, storia di una città dagli Etruschi ad oggi” di e con Giorgio Comaschi, previsto in Sala Bibiena dal 29 al 31 ottobre, l’incontro con Gabriele Lavia del 2 novembre intitolato “Otello / Tradimenti” e l’incontro con Debora Villa del 17 novembre intitolato “Le favole e l’opera” previsti in Foyer Rossini per la rassegna “Parliamo d’Opera”, la nuova produzione dell’Otello di Verdi con la regia di Gabriele Lavia e la direzione di Asher Fisch, in programma al PalaDozza dall’11 al 18 novembre, e il concerto sinfonico del 22 novembre al PalaDozza, con la direzione di Pinchas Steinberg e il pianista Federico Colli, saranno riprogrammati a data da destinarsi.
HOSOKAVA | BEETHOVEN | ČAIKOVSKIJ
Pinchas Steinberg | Federico Colli, pianoforte
Acclamato dalla critica per le sue intense e profonde interpretazioni del repertorio sia operistico che sinfonico, Pinchas Steinberg è uno dei più importanti direttori in attività. Si è distinto per molti anni come ospite fisso dei più prestigiosi teatri d’opera e sale da concerto di tutta Europa e negli Stati Uniti.
Nato a Brescia nel 1988, Federico Colli ha studiato al Conservatorio di Milano, all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola ed al Mozarteum di Salisburgo sotto la guida di Sergio Marengoni, Konstantin Bogino, Boris Petrushansky e Pavel Gililov. Nel 2011 ha ricevuto un ‘Grosso d’Argento’ dal sindaco della sua città natale, Brescia, come riconoscimento dei suoi traguardi artistici. Nel 2014 Federico Colli è stato selezionato dall’International Piano Magazine come uno dei “30 pianisti sotto i 30 anni che domineranno il mondo musicale negli anni a venire”.
Programma
TOSHIO HOSOKAWA
Suite Erdbeben. Träume
Nuova commissione della Regia Accademia Filarmonica
Prima esecuzione assoluta
LUDWIG VAN BEETHOVEN
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Sibemolle maggiore op. 19
PËTR IL’IČ ČAIKOVSKIJ
Sinfonia n. 1 in Sol minore op. 13 “Sogno d’inverno”
Compositori
Suite Erdbeben. Träume
Nuova commissione Regia Accademia Filarmonica
Prima esecuzione assoluta
Il libretto scritto da Marcel Beyer per la nuova opera commissionata dalla Staatsoper Stuttgart al compositore Toshio Hosokawa è un adattamento ai giorni nostri dalla novella Das Erdbeben in Chili di Heinrich von Kleist. Lo stile musicale dell’opera presenta sia elementi orientali sia tecniche compositive tipiche dell’Occidente, mescolate nella creazione di un’atmosfera di forte angoscia. Il risultato è un’opera musicale di altissimo livello, in grado di coinvolgere ed emozionare l’ascoltatore.
Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in Sibemolle maggiore op. 19
Anno di composizione: 1795
Movimenti:
1. Allegro con brio
2. Adagio
3. Rondò: Molto allegro
Il secondo concerto è una perfetta testimonianza di musica dell’epoca, risentendo ancora delle influenze di Haydn e di Mozart. Nel primo tempo l’orchestra inizia con una densa sonorità e con un tema tipicamente mozartiano. Poche battute che servono come introduzione, lasciando spazio agli archi con un susseguirsi costante di quartine che creano una base sonora compatta. Tutto il primo tempo è plastico e quasi in attesa di una soluzione che viene ritardata dal pianoforte, il quale domina incontrastato. La forza trainante del pianista e la drammaticità dei suoi soli in questo concerto è esplicazione della volontà del compositore di creare un’impalcatura sonora intima e poco incisiva.
Sinfonia n. 1 in Sol minore op. 13 “Sogno d’inverno”
Anno di composizione: 1866/1868
Prima esecuzione: Società musicale russa, Mosca, 3 febbraio 1868
Movimenti:
1. Allegro tranquillo
2. Adagio cantabile ma non tanto
3. Scherzo: Allegro scherzando, giocoso
4. Finale: Andante lugubre
Quello della Prima Sinfonia è un Čajkovskij ventiseienne, a metà strada tra la formazione scolastica e la voglia di volare con le proprie ali, così personali e anticonformiste. Tutta o quasi la musica orchestrale di Čajkovskij sembra guidata da un filo narrativo interiore: il decorso della musica non suona frammentario, bensì guidato da stimoli extramusicali che si alternano, contrastanti, come in un dramma della coscienza. Quello che Čajkovskij ci trasmette è però in questo caso un “clima” prodotto attraverso la citazione ripetuta di motivi popolari, che per l’ascoltatore russo suoneranno con un’aria di familiarità, mentre per l’ascoltatore suonano come un “sogno invernale”. Senza luogo e senza tempo sono invece le passioni che si dipanano una dopo l’altra: prettamente umane, divinamente coinvolgenti.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, Zoltán Peskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto per la regia di Alessio Pizzech e Il barbiere di Siviglia per la regia di Federico Grazzini.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra diretto da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Michele Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze. Per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo. Di recente pubblicazione per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Michele Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Nell’ottobre del 2015, sempre con Michele Mariotti sul podio, hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra ne lo Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Gli impegni dell’autunno 2019 dell’Orchestra per il Festival Verdi comprendono Luisa Miller alla Chiesa di San Francesco del Prato a Parma e Aida al Teatro Verdi di Busseto.
Nel 2018, la produzione del Teatro Comunale La bohème di Graham Vick ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo.