KORNGOLD | STRAUSS
Martijn Dendievel direttore
Orchestra del TCBO
28 Settembre | H 20.30
Auditorium Manzoni
Grazie al progetto “Note a margine” tutti i concerti della Stagione Sinfonica 2023, saranno introdotti da una guida all’ascolto a cura della Direzione artistica del Teatro Comunale di Bologna. Le introduzioni si svolgeranno 30 minuti prima dell’inizio del concerto,
presso il foyer/zona bar dell’Auditorium Manzoni.
28 Settembre | H 20.30
Auditorium Manzoni
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Sinfonia in fa diesis maggiore, op. 40
Dopo averlo ascoltato, non ancora adolescente, Mahler disse di aver incontrato un genio. Ne erano convinti tutti i viennesi, forse inconsciamente desiderosi di costruire un nuovo mito mozartiano all’alba del ‘900, mentre l’Impero asburgico danzava gli ultimi passi di valzer. Erich Wolfgang Korngold fu effettivamente una delle figure più geniali del XX secolo, capace di creare musica tanto complessa quanto immediatamente comprensibile. “Die tote Stadt” (La città morta) è un capolavoro in cui si mescolano inquietudini psicologiche, sensualità, aspetti grotteschi: che l’abbia concepita un ventenne è qualcosa di incredibile. Ma la parabola del giovane Erich s’interruppe con l’avvento del nazismo. Fuggito in America, trovò in Hollywood uno sfogo per la sua istintiva vena melodica, a costo di essere chiamato solo come autore di colonne sonore. Anche il ritorno in una Europa devastata, che già guardava ad altre sensibilità, trovò Korngold spiazzato, infelice, incompreso. La Sinfonia op. 40 incorpora questi elementi artistico-biografici. Utilizzando un tema del film “The Private Lives of Elizabeth and Essex”, Korngold completò la Sinfonia nel 1952, dedicandola al presidente Franklin Delano Roosevelt, morto sette anni prima. La prima alla radio austriaca fu descritta come “mal eseguita”. Nel 1959 Dimitri Mitropoulos scrisse: «Per tutta la vita ho cercato l’opera moderna perfetta. In questa sinfonia l’ho trovata». Poi intervenne la morte di Mitropoulos, e la sinfonia non ebbe occasioni fino al 27 novembre 1972, sotto la bacchetta di Rudolf Kempe.
Aus Italien, op. 16
Roma, Sorrento, Napoli. Non sono semplici cartoline quelle che Richard Strauss, poco più che ragazzo, manda alla sua già lussureggiante orchestra per condensare ricordi di viaggi nella terra promessa di ogni tedesco di buona estrazione sociale: l’Italia. Questa fantasia sinfonica è uno dei primi atti formali di allontanamento dai modelli brahmsiani, un’affermazione di personalità che si concretizzerà da lì a poco nell’esaltante stagione dei poemi sinfonici. È il 1887. L’anno dopo al rampante Richard Strauss si presenterà l’occasione di un altro decisivo scatto in avanti nella propria consapevolezza: c’era anche lui, al Teatro Comunale di Bologna, alle prime rappresentazioni italiane di “Tristano e Isotta” nel giugno 1888. Facile immaginare con quale spirito di clandestina soddisfazione, lasciati a seicento chilometri da casa i rimproveri paterni per aver ceduto alle fascinazioni wagneriane, il giovane Strauss sia entrato in sala Bibiena facendosi sopraffare dalla musica del suo idolo. “Dopo questa presa di coscienza – confessò lui stesso – divenni un wagneriano convinto”.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.