STAGIONE SINFONICA 2025
Giuseppe Mengoli direttore
Marco Rizzi violino
Enrico Bronzi violoncello
BRAHMS | MAHLER
16 SETTEMBRE | H 20.30
Auditorium Manzoni
Biglietti a 10€ per tutti gli studenti iscritti all’Università di Bologna, all’Accademia di Belle Arti di Bologna e al Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini”, per tutti i concerti della Stagione Sinfonica 2025 in vendita da ua settimana prima di ogni singolo concerto, presentando il badge universitario e l’autocertificazione di iscrizione all’anno in corso. È possibile usufruire della riduzione solo negli orari di prevendita della Biglietteria del Teatro in Largo Respighi, 1 (dal martedì al venerdì dalle 12.00 alle 18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 15.00).
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PROGRAMMA
Johannes Brahms
Concerto per violino, violoncello e orchestra in la minore, op. 102
Gustav Mahler
Sinfonia n. 1 in Re maggiore, “Il Titano”
PROGRAMMA
Johannes Brahms
Concerto per violino, violoncello e orchestra in la minore, op. 102
Come Beethoven, neanche Johannes Brahms volle scrivere un concerto per violoncello e orchestra (genere tentato invece da Schumann, tra mille difficoltà tecniche). In compenso, il compositore amburghese partorì nel 1887 un doppio concerto, che fu anche la sua ultima creazione sinfonica. In termini barocchi, sembra che Brahms qui si voglia confrontare con un aggiornamento del Concerto grosso, sfruttando al massimo le contrapposizioni frontali fra solisti e orchestra, per aprire una vena lirica generosissima nell’Andante e infine concedersi ampie dosi di humor nel Finale, apoteosi dell’intreccio tra i due strumenti e la massa orchestrale.
Gustav Mahler
Sinfonia n. 1 in Re maggiore, “Il Titano”
Con il loro immane organico, le sinfonie di Mahler sono un banco di prova irrinunciabile per tutte le grandi orchestre. Fin dalla sua prima Sinfonia, il compositore boemo si avvalse di una compagine di proporzioni enormi, che comprendeva – tra gli altri – 60 archi, 7 corni, 5 trombe, 4 tromboni, una tuba e uno stuolo impressionante di percussioni, a rappresentare programmaticamente la “primavera senza fine”, “il destarsi della natura dal lungo sonno invernale”, i “giorni della gioventù: fiori, frutti e spine” e poi una grottesca “Marcia funebre” seguita da un Allegro tempestoso che racconta in chiave liberatoria la sfida prometeica della conquista del Paradiso.
PROGRAMMA
Ouverture, “Le Carnaval Romain”
Nel 1844 Hector Berlioz, tra i grandi padri del romanticismo francese e tra i più grandi innovatori in campo sinfonico, scrisse un pezzo da concerto in La maggiore con ampia parte solistica riservata al corno inglese. Nacque così l’Ouverture “Le Carnaval romain”, un brano brillante e di ampia generosità melodica, ricco di temi tratti dall’opera Benvenuto Cellini, composta sei anni prima. I temi dell’opera usati, infatti, sono quelli relativi alle scene del carnevale romano da cui l’ouverture prende il titolo.
“Prèlude à l’après-midi d’un faune”
Le note si sprigionano come sensuali esalazioni nel “Prélude a l’après-midi d’un faune” (1892-94) primo grande capolavoro sinfonico di Claude Debussy, che si presenta subito col suo “respiro nuovo” (definizione di Pierre Boulez) grazie all’enigmatica frase iniziale del flauto, “così carica di voluttà da divenire angosciosa”, parole di Vladimir Jankélévitch.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.