STAGIONE SINFONICA 2025
Frédéric Chaslin direttore
Sergej Krylov violino
Julie Cherrier-Hoffmann soprano
Gea Garatti Ansini Maestro del Coro
BRAHMS | POULENC
6 MAGGIO | H 20.30
Auditorium Manzoni
Biglietti a 10€ per tutti gli studenti iscritti all’Università di Bologna, all’Accademia di Belle Arti di Bologna e al Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini”, per tutti i concerti della Stagione Sinfonica 2025 in vendita da ua settimana prima di ogni singolo concerto, presentando il badge universitario e l’autocertificazione di iscrizione all’anno in corso. È possibile usufruire della riduzione solo negli orari di prevendita della Biglietteria del Teatro in Largo Respighi, 1 (dal martedì al venerdì dalle 12.00 alle 18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 15.00).
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PROGRAMMA
Johannes Brahms
Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 77
Il respiro monumentale con cui s’apre l’unico concerto per violino e orchestra di Brahms certifica subito la grandezza dell’impresa, plasmata su un modello che da Beethoven arriva a Schumann, passando per Mendelssohn, fino a giungere al rustico e quasi tzigano terzo movimento. Angelo custode del Concerto fu Joseph Joachim, uno dei più straordinari virtuosi dell’Ottocento. È a lui che Brahms sottopose con deferenza la partitura, invitandolo ad apportare tutti i correttivi necessari. E a riprova della fiducia riposta nel grande violinista, Brahms gli affidò tutta la cadenza del primo movimento, un fatto più unico che raro nella storia del concerto per strumento solista dell’Ottocento.
Francis Poulenc
“Fiançailles pour rire” (Orchestra. F. Chaslin)
Autore di oltre 150 mélodies dal 1919 al 1961, Poulenc ha lasciato una serie di capolavori come il ciclo di sei mélodies per voce e pianoforte su poesie tratte dall’omonima raccolta di Louise de Vilmorin, che Frédéric Chaslin ha trascritto per orchestra. Composta nel 1939, la serie fu eseguita per la prima volta il 21 maggio 1942 alla Sala Gaveau da Geneviève Touraine e dal compositore al pianoforte. La penultima canzone, “Fleurs”, è dedicata a Solange d’Ayen, duchessa di Ayen e redattrice di moda dell’edizione francese di “Vogue”.
Gloria in sol maggiore per soprano, coro e orchestra
La morte improvvisa di un caro amico avvicinò Francis Poulenc alla fede cattolica, che non lasciò mai, onorandola con una serie di composizioni sacre e con quel capolavoro operistico che è “I dialoghi delle Carmelitane” del 1957, cui il Gloria è separato da soli due anni. E in effetti Poulenc affermò che l’idea per il Gloria era nata proprio mentre lavorava ai “Dialogues des Carmélites”. Come ha fatto notare Nicola Campogrande, compositore in residenza del Teatro Comunale, “verrebbe da dire che Poulenc non ha messo in musica il testo sacro ma ne ha utilizzato il suono, il ritmo, aggiungendoli alla propria paletta sonora”, anche con tratti irriverenti. “Nello scrivere – confessò il compositore francese – ho pensato a quegli affreschi di Bozzoli nei quali gli angeli tirano fuori la lingua e anche a quei seri monaci benedettini che un giorno io sorpresi a giocare a pallone”.
PROGRAMMA
Ouverture, “Le Carnaval Romain”
Nel 1844 Hector Berlioz, tra i grandi padri del romanticismo francese e tra i più grandi innovatori in campo sinfonico, scrisse un pezzo da concerto in La maggiore con ampia parte solistica riservata al corno inglese. Nacque così l’Ouverture “Le Carnaval romain”, un brano brillante e di ampia generosità melodica, ricco di temi tratti dall’opera Benvenuto Cellini, composta sei anni prima. I temi dell’opera usati, infatti, sono quelli relativi alle scene del carnevale romano da cui l’ouverture prende il titolo.
“Prèlude à l’après-midi d’un faune”
Le note si sprigionano come sensuali esalazioni nel “Prélude a l’après-midi d’un faune” (1892-94) primo grande capolavoro sinfonico di Claude Debussy, che si presenta subito col suo “respiro nuovo” (definizione di Pierre Boulez) grazie all’enigmatica frase iniziale del flauto, “così carica di voluttà da divenire angosciosa”, parole di Vladimir Jankélévitch.
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
ORCHESTRA E CORO DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.
Tra le più rinomate compagini corali del panorama internazionale, il Coro del Teatro Comunale di Bologna è stato diretto da Gaetano Riccitelli, Leone Magiera, Fulvio Fogliazza, Fulvio Angius, Piero Monti, Marcel Seminara, Paolo Vero, Lorenzo Fratini, Andrea Faidutti e Alberto Malazzi. Da settembre 2021 ne ha assunto la direzione Gea Garatti Ansini.
Il complesso corale ha collaborato a varie produzioni discografiche, tra cui alcune realizzazioni antologiche con Luciano Pavarotti e June Anderson. Numerose le presenze all’estero partecipando al “Festival d’Olanda” di Amsterdam e all’“Internationale Maifestspiele” di Wiesbaden, ai BBC Proms alla Royal Albert Hall di Londra (Royal Philharmonic Orchestra e Daniele Gatti), al IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca, a varie tournée in Giappone, al Savonlinna Opera festival e al Festival Internacional de Santander. In Italia il Coro ha collaborato con il Ravenna Festival sotto la direzione di Riccardo Muti; ha preso parte a una esecuzione del Te Deum di Berlioz al PalaDozza di Bologna con Claudio Abbado sul podio; con Michele Mariotti ha inaugurato la rassegna Lingotto Musica a Torino. Di rilievo la partecipazione al Rossini Opera Festival di Pesaro e al Festival Verdi di Parma, in particolare per Stiffelio, spettacolo insignito del Premio speciale “Franco Abbiati”.