STAGIONE SINFONICA 2025
Zubin Mehta direttore
Inaugurazione Festival Respighi
Respighi | stravinskij
FESTIVAL RESPIGHI BOLOGNA 2025 – IV EDIZIONE
CONCERTO INAUGURALE IN COLLABORAZIONE CON MUSICA INSIEME
21 SETTEMBRE | H 20.30
Auditorium Manzoni
CONCERTO FUORI ABBONAMENTO
Agli Abbonati alla Stagione Sinfonica 2025 del Teatro Comunale di Bologna e di Musica Insieme viene riservata la precedenza sull’acquisto (fino a due biglietti), nel periodo dal 29 ottobre al 15 gennaio, con uno sconto dedicato come da tabella.
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PROGRAMMA
Ottorino Respighi
Antiche Arie e Danze, Suite n. 3
I pini di Roma
Igor’ Fëdorovič Stravinskij
La sagra della Primavera
PROGRAMMA
Ottorino Respighi
Antiche Arie e Danze, Suite n. 3
I pini di Roma
In Respighi si ritrovano visioni sensoriali immersive, un mondo fiabesco che diventa sorgente d’invenzioni teatrali misteriose e immaginifiche. Nei “Pini di Roma”, seconda pagina della Trilogia Romana scritta tra il 1916 e il 1926, il compositore bolognese più eseguito al mondo mette a frutto e porta a nuovi sorprendenti traguardi le lezioni di Rimskij-Korsakov, ottenute durante il suo soggiorno a San Pietroburgo come prima viola dell’orchestra imperiale. Ma nei “Pini” vengono assorbite anche le correnti principali della cultura musicale europea. La fontana di Valle Giulia ricorda la “Moldava” di Smetana, la fontana di Trevi sembra echeggiare “La Mer” di Debussy, mentre lo spirito della “Sagra della Primavera” è tutto nei Circenses e nell’Ottobrata.
Igor’ Fëdorovič Stravinskij
La sagra della Primavera
Forse nessun debutto, nella storia della musica, ha avuto un esito così burrascoso come quello che ha accompagnato il “Sacre” di Stravinskij a Parigi, dove il 29 maggio 1913 si scatenò un putiferio tra gli spettatori, divisi tra feroci accusatori e ammirati sostenitori delle audacissime soluzioni armoniche del balletto. Il mondo delle passioni romantiche qui è tramontato precipitosamente, travolto da un nuovo modo di risolvere il discorso musicale, non più affidato allo svolgersi di un’idea o di un tema, ma portato avanti per blocchi ritmici interrotti di tanto in tanto da canti tradizionale russi, che donano alla scena un’aura di misteriosa sacralità pagana. Ma dopo più di 110 anni la Sagra conserva intatta la sua capacità di trasmettere all’ascoltatore, pur nella complessità della sua costruzione, un messaggio musicale diretto e spontaneo.
PROGRAMMA
Ouverture, “Le Carnaval Romain”
Nel 1844 Hector Berlioz, tra i grandi padri del romanticismo francese e tra i più grandi innovatori in campo sinfonico, scrisse un pezzo da concerto in La maggiore con ampia parte solistica riservata al corno inglese. Nacque così l’Ouverture “Le Carnaval romain”, un brano brillante e di ampia generosità melodica, ricco di temi tratti dall’opera Benvenuto Cellini, composta sei anni prima. I temi dell’opera usati, infatti, sono quelli relativi alle scene del carnevale romano da cui l’ouverture prende il titolo.
“Prèlude à l’après-midi d’un faune”
Le note si sprigionano come sensuali esalazioni nel “Prélude a l’après-midi d’un faune” (1892-94) primo grande capolavoro sinfonico di Claude Debussy, che si presenta subito col suo “respiro nuovo” (definizione di Pierre Boulez) grazie all’enigmatica frase iniziale del flauto, “così carica di voluttà da divenire angosciosa”, parole di Vladimir Jankélévitch.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.