STAGIONE SINFONICA 2025
Oksana Lyniv direttrice
Dmytro Udovychenko violino
ŠOSTAKOVIČ | GLIÈRE | BARTÓK
9 NOVEMBRE | H 17.30
Auditorium Manzoni
Biglietti a 10€ per tutti gli studenti iscritti all’Università di Bologna, all’Accademia di Belle Arti di Bologna e al Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini”, per tutti i concerti della Stagione Sinfonica 2025 in vendita da ua settimana prima di ogni singolo concerto, presentando il badge universitario e l’autocertificazione di iscrizione all’anno in corso. È possibile usufruire della riduzione solo negli orari di prevendita della Biglietteria del Teatro in Largo Respighi, 1 (dal martedì al venerdì dalle 12.00 alle 18.00 e il sabato dalle 11.00 alle 15.00).
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PROGRAMMA
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič
Concerto per violino e orchestra n. 1 in la minore, Opus 77
Nel 1934 Stalin fece emanare un nuovo decreto con cui si stringevano ancor di più le maglie della censura attorno a rappresentazioni teatrali, balletti e musica strumentale. A farne le spese ci fu anche Dmitrij Sostakovic, la cui Lady Macbeth del distretto di Mcensk, dopo l’iniziale successo, sparì dalla circolazione una volta inquadrata nel mirino della “Pravda”. Tra i motivi per vietare un’opera figuravano c’era la “mancanza di una corretta prospettiva ideologica”. Ecco perché Sostakovic, che in quegli anni vide scomparire (non metaforicamente) i suoi migliori amici e colleghi, tenne per sé numerose composizioni. Il Concerto per violino n. 1 fa parte di quest’elenco: scritto nella seconda metà degli anni Quaranta, il lavoro vide la luce solo nel 1955, due anni dopo la morte di Stalin, eseguito da David Oistrakh, che è anche il dedicatario dell’opera. Qui la scrittura indugia sui lati oscuri dell’emotività, tutto il contrario di quanto richiedeva il regime. E Sostakovic lo rimarca “firmandosi”ripetutamente in codice con le proprie iniziali, D.SCH, trasposizione letterale della figurazione “re-mi bemolle-do-si”, un alter ego musicale che rivendica con orgoglio la paternità di un’opera finalmente libera da ingerenze esterne.
Reinhold Glière
The Sirens, op. 33
Di origini polacche e sassoni, ma nato a Kiev, Reinhold Glière ricoprì numerose posizioni ufficiali nell’Unione Sovietica. Nei primi anni della Rivoluzione diresse la sezione musicale del Dipartimento di Educazione Popolare di Mosca e fu Presidente del comitato organizzativo dell’Unione dei Compositori dal 1938 al 1948. Il suo lavoro fu ufficialmente riconosciuto da vari premi statali, tra cui il titolo di Artista del Popolo, conferitogli nel 1938. Come compositore Glière fu erede della tradizione romantica, cosa che gli valse elogi ufficiali nel 1948, quando la musica di Prokofiev e Sostakovic veniva ancora in parte ostacolata dalla censura. Il poema sinfonico Le sirene, fu completato nel 1908 e fornisce la prova dell’abilissima gestione dell’orchestra da parte di Glière, capace di creare evocative suggestioni delle incantatrici che attiravano i marinai con il loro canto.
Béla Bartók
“Il mandarino meraviglioso”, suite da concerto, op. 19
La vicenda del “Mandarino meraviglioso” è ambientata in una sordida metropoli: tre malviventi costringono una ragazza ad adescare uomini, per poi aggredirli e derubarli una volta entrati nella stanza. Morte ed estasi amorosa si intrecciano in questa pantomima di Béla Bartók, una composizione che oggi conosciamo soprattutto nella versione ballettistica, alla quale giunse però attraverso una vicenda travagliata: Bartók comincia a lavorarci alla fine della Grande Guerra, attratto dall’inconsueta miscela di sordido e fiabesco, di realistico e di onirico che trova nella pièce scritta nel 1916 dal drammaturgo Menyhért Lengyel. Ma le vicende post-belliche dell’Ungheria, con la parentesi rivoluzionaria e la successiva instaurazione del regime di Hörthy, lo costringono a interrompere il lavoro che sarà eseguito solo nel 1926, creando scandalo anche dopo la prima rappresentazione in Germania.
PROGRAMMA
Ouverture, “Le Carnaval Romain”
Nel 1844 Hector Berlioz, tra i grandi padri del romanticismo francese e tra i più grandi innovatori in campo sinfonico, scrisse un pezzo da concerto in La maggiore con ampia parte solistica riservata al corno inglese. Nacque così l’Ouverture “Le Carnaval romain”, un brano brillante e di ampia generosità melodica, ricco di temi tratti dall’opera Benvenuto Cellini, composta sei anni prima. I temi dell’opera usati, infatti, sono quelli relativi alle scene del carnevale romano da cui l’ouverture prende il titolo.
“Prèlude à l’après-midi d’un faune”
Le note si sprigionano come sensuali esalazioni nel “Prélude a l’après-midi d’un faune” (1892-94) primo grande capolavoro sinfonico di Claude Debussy, che si presenta subito col suo “respiro nuovo” (definizione di Pierre Boulez) grazie all’enigmatica frase iniziale del flauto, “così carica di voluttà da divenire angosciosa”, parole di Vladimir Jankélévitch.
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
ORCHESTRA DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA
Orchestra di grande tradizione, si sono avvicendati alla sua guida come Direttori musicali Sergiu Celibidache, ZoltánPeskó, Vladimir Delman, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Michele Mariotti. Tra i direttori d’orchestra che hanno guidato il complesso si segnalano Gary Bertini, Myung-Whun Chung, James Conlon, Pinchas Steinberg, Valery Gergiev, Eliau Inbal, Vladimir Jurowskij, Daniel Oren, Peter Maag, Neville Marriner, Kurt Masur, Riccardo Muti, Mstislav Rostropovič, Esa Pekka Salonen, Georg Solti, Christian Thielemann, Charles Dutoit, Georges Prêtre. L’Orchestra del Teatro Comunale è frequentemente invitata all’estero (Olanda, Romania, Spagna, Francia e Svizzera) e ha partecipato a prestigiosi Festival (Amsterdam 1987, Parma 1990, Wiesbaden 1994, Santander 2004 e 2008, Aix en Provence 2005, Savonlinna 2006, Macao 2013, Muscat 2015, Guanajuato in Messico 2017, Parigi 2018). Un rapporto privilegiato con il Giappone ha dato seguito a svariate tournée, di cui la più recente in giugno 2019 ad Osaka, Tokyo, Yokohama, Fukuoka, con Rigoletto e Il barbiere di Siviglia.
Numerose le produzioni discografiche, tra le quali La Favorita diretta da Richard Bonynge, Oberto Conte di San Bonifacio diretto da Zoltán Peskó, Il barbiere di Siviglia diretto da Giuseppe Patané, La figlia del reggimento diretta da Bruno Campanella, Le maschere e La bohème dirette da Gianluigi Gelmetti, La scala di seta diretta da Gabriele Ferro, Macbeth, Manon Lescaut, Rigoletto, La cenerentola, Messa Solenne e le produzioni videografiche dei Vespri siciliani e di Giovanna d’Arco e Werther dirette da Riccardo Chailly, Armida diretta da Daniele Gatti, Simon Boccanegra e Attila diretti da Michele Mariotti.
L’Orchestra, guidata da Mariotti, ha inciso per Decca un CD di arie sacre con Juan Diego Flórez e per Sony un album di arie romantiche con Nino Machaidze; per Deutsche Grammophon Le Comte Ory con Flórez e La Nuit de Mai, arie d’opera e canzoni di Leoncavallo, con Placido Domingo e per l’etichetta PENTATONE un CD di ouvertures rossiniane per celebrare i 150 anni dalla morte del compositore.Nell’aprile 2021 l’Orchestra ha registrato per Deutsche Grammophon un disco di prossima uscita con il tenore Benjamin Bernheim e Frédéric Chaslin sul podio.
Nel marzo 2013 i corpi artistici del Teatro Comunale di Bologna diretti da Mariotti sono stati protagonisti del concerto inaugurale del IV Festival internazionale Mstislav Rostropovich di Mosca eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Poi nell’ottobre del 2015 hanno inaugurato la rassegna Lingotto Musica presso l’Auditorium Giovanni Agnelli di Torino, dove hanno eseguito lo Stabat Mater, l’Ouverture e le Danze dal Guillaume Tell di Rossini. Inoltre, la nuova produzione della Bohème al Teatro Comunale, con la regia di Graham Vick e la direzione di Mariotti, ha vinto il Premio Abbiati come miglior spettacolo del 2018.
Dopo una trentennale partecipazione al Rossini Opera Festival (dal 1988 al 2016), il 2017 ha segnato una nuova collaborazione tra il Teatro Comunale di Bologna e il Festival Verdi di Parma che, tra le varie produzioni, ha visto impegnata l’Orchestra nello Stiffelio firmato da Graham Vick. Andato in scena al Teatro Farnese, ha ottenuto un grande successo di pubblico e critica vincendo il Premio Speciale del 37° Premio della critica Musicale “Franco Abbiati”. Nel 2019 l’Orchestra è stata protagonista al Festival Verdi nella Luisa Miller alla chiesa di San Francesco del Prato a Parma e nell’Aida al Teatro Verdi di Busseto, mentre nel 2020 di un concerto sinfonico diretto da Valerij Gergiev al Teatro Regio di Parma. Da gennaio 2022 la Direttrice Musicale del Teatro Comunale di Bologna è Oksana Lyniv.